“Aggiungi un posto al tavolo”: la Cisl rilancia sulla democrazia economica
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“Aggiungi un posto al tavolo”: la Cisl rilancia sulla democrazia economica

In un sito internet dedicato tutte le info sulla raccolta firme per la proposta di legge sulla partecipazione

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Pubblicato il 4 Giugno 2023

È online il sito internet dedicato alla campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sulla partecipazione e sulla democrazia economica.

 

https://www.partecipazione.cisl.it/

 

Oltre al testo della proposta, agli approfondimenti e ai materiali di sostegno della campagna – che ha come slogan “Aggiungi un posto al tavolo”, nel sito è presente una mappa con la geolocalizzazione dei punti informazione delle sedi Cisl su tutto il territorio nazionale: nelle prossime settimane la mappa verrà arricchita con i punti di raccolta delle firme nei gazebo che verranno allestiti nei luoghi di lavoro e sui territori.

 

La dichiarazione del segretario generale Luigi Sbarra

“A 75 anni dalla nascita della nostra Costituzione, è arrivato il momento di dare piena attuazione all’Articolo 46, che disciplina il diritto dei lavoratori a pesare di più e star dentro alle decisioni e agli utili delle imprese. Quella della Partecipazione è una opportunità che raccoglie tutte le grandi sfide di questo tempo. Avessimo avuto la legge in questi anni avremmo avuto salari più alti, qualità e stabilità del lavoro, meno delocalizzazioni, più produttività, maggiore controllo sulla sicurezza, innovazione e crescita.

Vogliamo sostenere la Partecipazione incentivando la contrattazione, dando protagonismo al mondo del lavoro e dell’impresa nella costruzione della coesione e della crescita della comunità nazionale.
Partecipare conviene a tutti e unisce il Paese. Invitiamo tutti i lavoratori, pensionati, cittadini ad unirsi alla nostra campagna, firmando ai chioschi che saranno allestiti nei luoghi di lavoro e sui territori.

Al Governo, al Parlamento e al mondo delle imprese chiediamo di raccogliere con noi questa occasione, facendo evolvere il nostro modello di sviluppo nel solco del protagonismo del lavoro nella costruzione del progresso”.