I lavoratori somministrati presso il Ministero dell’Interno impiegati presso gli Sportelli Unici per l’Immigrazione delle Prefetture, le Questure e i Commissariati, la Commissione Nazionale e le Commissioni e Sezioni territoriali per il diritto all’asilo hanno tenuto un presidio nei pressi della rappresentanza del Governo a Milano, sostenuti da Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil.
Nonostante le funzioni svolte da questi lavoratori siano essenziali nel portare a compimento le pratiche di emersione del lavoro sommerso e le richieste di permesso di soggiorno, non sembrano adeguatamente riconosciuti dal Governo.
Al momento infatti la Legge di Bilancio, nonostante lo stanziamento di alcune risorse, non prevede alcuna garanzia per la continuità occupazionale di quest’ampia platea di lavoratori, il cui numero a livello nazionale supera le 1200 unità.
I lavoratori chiedono risposte che mettano fine allo stato di incertezza riguardo alla loro continuità occupazionale. Nel frattempo una proroga di questi contratti risulta indispensabile anche alla continuità del servizio pubblico, dal momento che la mancanza di personale in forze presso gli uffici del Ministero dell’Interno ha carattere strutturale.