Poste, il 10 settembre lavoratori in somministrazione ancora in sciopero
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Poste, il 10 settembre lavoratori in somministrazione ancora in sciopero

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Pubblicato il 3 Settembre 2020

La situazione dei lavoratori in somministrazione in missione presso Poste Italiane sta diventando sempre più drammatica. Nonostante gli impegni presi con il Ministero dello Sviluppo Economico l’azienda non dà segno di essere pronta ad aprire un confronto e parallelamente ha iniziato un percorso di sostituzione dei lavoratori in somministrazione con esternalizzazioni diffuse.

Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp hanno dunque proclamano uno sciopero per l’intera giornata del 10 settembre per i lavoratori somministrati operanti in Poste.

La strategia di Poste – scrivono le organizzazioni sindacali in un comunicato – appare chiara: sostituire lavoratori somministrati, professionalmente formati, tutelati dal Contratto nazionale di lavoro e garantiti nella parità di trattamento rispetto ai dipendenti diretti di Poste, con altri lavoratori, gestiti da appaltatori, con meno tutele e con salari molto più contenuti abbattendo in questo modo il costo del lavoro e la qualità del servizio.

Obiettivo della mobilitazione è l’immediata apertura di un confronto per ottenere il mantenimento dei contratti di somministrazione attivi, sospendendo il processo di esternalizzazione, fino a quando non vi sia un accordo complessivo di tutela dei lavoratori in somministrazione.