Botta e risposta tra Fiom e Fim. Sull’intervento di venerdì scorso dalle pagine del Giornale di Brescia del segretario provinciale della Cisl Enzo Torri (Unità sindacale: segnali, percorsi, obiettivi), ieri è intervenuto il segretario dei metalmeccanici della Cgil Francesco Bertoli preoccupato di tenere ben largo e profondo il solco che divide le organizzazioni sindacali.
Lo ha fatto con una serie di affermazioni che questa mattina, sempre dalle pagine del Giornale di Brescia, Alessandra Damiani, leader dei metalmeccanici Cisl, ribatte punto per punto.
Quanto scrive Bertoli – puntualizza il segretario Fim – “è viziato da un mancato collegamento alla realtà dei fatti”, e il fatto che poi neghi “il ruolo fondamentale che il sindacato ha deciso di giocare” nella trattativa per l’accordo all’Iveco “relegandolo nelle sue parole ad un mero esecutore delle volontà aziendali” va contro la sua stessa organizzazione visto che quell’intesa la Fiom l’ha sottoscritta.
La sindacalista della Cisl non perde poi l’occasione per tornare a parlare della vertenza Stefana, gestita dalla Fiom come un affare privato in cui ha brillato per errori di strategia e di visione che hanno penalizzato e penalizzano lavoratori e famiglie.
DAMIANI (FIM) – Unità sindacale. L’esempio Iveco
(Giornale di Brescia 22.7.2015)