Vedrà la luce ad ottobre 2014, nel corso di un congresso straordinario, la nuova organizzazione sindacale che nascerà dalla unificazione di Fai e Filca, i sindacati dell’agroalimentare e delle costruzioni.
La nuova federazione conterà a livello nazionale mezzo milione di associati, diventando così una delle più grandi non solo nella Cisl ma nell’intero panorama sindacale italiano.
In questi mesi, a livello nazionale ed in tutti i territori, si sono svolte iniziative comuni e si sono realizzate sinergie nella gestione delle sedi e dei recapiti decentrati.
L’unificazione di Fai e Filca trova forza nella comune matrice delle due categorie: la concezione di sindacato come associazione; una forte esperienza contrattuale nazionale e di secondo livello aziendale ma anche fortemente radicata nel territorio: la tutela individuale dei soci dovuta alla precarietà ed al lavoro in aziende di piccole e piccolissime dimensioni; una grande esperienza di bilateralità che vede un riconoscimento reciproco e una gestione paritetica con le controparti datoriali; la presenza delle multinazionali con i problemi e le opportunità che ciò comporta; l’agire in settori caratterizzati dalla presenza di lavoratori molto tutelati da una parte, e precari e poco tutelati dall’altra, come accade per i lavoratori stagionali o a chiamata.
“La nuova Federazione – hanno scritto Fai e Filca nei loro documenti – renderà ancora più forte l’azione politica e sociale della Cisl, e sarà di grande importanza per i lavoratori, che avranno un nuovo, potente strumento di partecipazione e di protagonismo nelle scelte del Paese come in quelle dell’Europa“.