La pioggia battente non ha fermato il presidio regionale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto socio-sanitario e socio-assistenziale in cui si applica il contratto Anaste (Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza Età) in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalle federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil dopo che l’Associazione ha scelto di firmare un rinnovo contrattuale con sigle sindacali autonome che non sono rappresentative del settore.
Per la Lombardia – presente una delegazione di CISL Fp guidata dal segretario provinciale Gianmarco Pollini e dalla collega di Segreteria Tatiana Vezzini – la protesta ha avuto luogo a Milano davanti alla Casa Famiglia Affori, una delle maggiori realtà socio-assistenziali che applicano il contratto Anaste.
Della delegazione bresciana al presidio facevano parte anche alcune lavoratrici della struttura sanitaria Zaffiro con l’annesso ospedale di Comunità a Buffalora.
CISL Fp e Fisascat, insieme alle sigle di categoria delle altre organizzazioni confederali, ritengono irricevibile, insufficiente e gravemente lesiva della dignità dei quasi 11mila dipendenti Anaste in Italia di un incremento di 55 euro al mese della busta paga a fronte di contratti collettivi nazionali rinnovati con Uneba, Cooperative Sociali, Valdesi, Anffas e Agidae con percentuali di incremento salariale ben superiori e importanti migliorie sulle parti normative.
Il presidio delle federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil ha ribadito che è vergognoso lucrare e guadagnare sul lavoro di chi si prende cura delle persone fragili.