Una sola richiesta: un rinnovo contrattuale che dia dignità al lavoro e alla professionalità dei dipendenti delle imprese rappresentate da Federdistribuzione, adeguando il salario al costo della vita.
Lavoratrici e lavoratori di Esselunga, Bennet, Carrefour, Ikea, Obi e molti altri marchi della Distribuzione Moderna Organizzata oggi sono in sciopero. Il loro contratto di lavoro è scaduto da 51 mesi ma Federdistribuzione continua a negare qualsiasi significativo riconoscimento ai dipendenti di aziende che hanno costantemente incrementato i propri utili.
Da qui la rottura della trattativa per il rinnovo contrattuale e la proclamazione dello sciopero.
Questa mattina a Brescia Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno dato vita ad un presidio davanti alla sede Esselunga in via Milano, per richiamare l’attenzione dei consumatori, per denunciare che non solo Federdistribuzione rifiuta a lavoratrici e lavoratori gli aumenti salariali che altre grandi organizzazioni di rappresentanza come Confcommercio e Confesercenti hanno invece concordato con le organizzazioni sindacali, ma che nella Distribuzione Moderna Organizzata c’è il tentativo intaccare diritti consolidati per virare su una esasperata flessibilità.
Al presidio di via Milano ha portato la solidarietà della Cisl provinciale il segretario generale Alberto Pluda.