Sono oltre 30milioni di euro (esattamente 30.018.893) le risorse economiche recuperate nel 2021 a favore dei lavoratori, grazie all’attività degli Uffici Vertenze della Cisl Lombardia. Oltre 7.300 i lavoratori seguiti l’anno scorso, tra vertenze (4.601) e procedure fallimentari (2.751).
“Il contenzioso si è confermato stabile e inferiore agli anni pre-Covid – si legge nella nota stampa che accompagna il report sull’attività degli Uffici Vertenze Cisl – sicuramente a fronte del blocco dei licenziamenti ma anche di una legislazione che ha liberalizzato la contrattazione a termine e ridotto le tutele”.
A giocare la parte del leone è il recupero crediti, con 2647 casi, pari al 57,5% del totale. Seguono: le conciliazioni (632 casi), le opposizioni al licenziamento (553), il controllo delle buste paga (292), i contratti irregolari (157), risarcimento danni (134), i provvedimenti disciplinari (63), le violazioni di norme contrattuali (17); le situazioni “varie” sono state 106
Il settore che registra il contenzioso più alto rimane sempre quello dei servizi e del terziario, con 2253 vertenze (il 51%), a causa della tipologia di aziende, medio-piccole, e all’esigenza, dettata spesso da una concorrenza non regolata, di conciliare flessibilità e costo del lavoro. Seguono il settore metalmeccanico (861, il 19%), l’edilizia (420, il 9%) e i trasporti (369, l’8%).
Il report degli Uffici Vertenze della Cisl Lombardia conferma inoltre il crescente fenomeno del consistente ricorso alle dimissioni volontarie: oltre 8000 le pratiche effettuate nel 2021.