Blocco dei licenziamenti: necessità, non capriccio
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Blocco dei licenziamenti: necessità, non capriccio

Il segretario provinciale della Cisl Alberto Pluda: preoccupati per l'ostinazione di Confindustria

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Pubblicato il 25 Maggio 2021

Il blocco dei licenziamenti resta fissato al 30 giugno. Questa la controversa decisione presa ieri dal Governo. Salta dunque l’ipotesi di una proroga del blocco al 28 agosto per le aziende che avessero chiesto la cassa integrazione Covid dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis entro la fine del prossimo mese. Se però le aziende si impegnano a non licenziare – questa la mediazione del presidente del Consiglio rispetto alle pressioni di Confindustria – avranno la possibilità di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021.

Una decisione che preoccupa le organizzazioni sindacali e che Alberto Pluda, segretario generale di Cisl Brescia (al centro della foto con i colleghi delle altre organizzazioni sindacali) sintetizza così:

 

“Il blocco dei licenziamenti non è un capriccio, è una necessità. Più viene prorogato e più garantisce tempo per costruire una nuova rete di protezione attraverso gli ammortizzatori sociali. Se si dovesse davvero decidere di cancellarlo si metterebbe a rischio la tenuta sociale ed economica del Paese, creando una situazione che potrebbe diventare esplosiva”.