Siglato oggi pomeriggio tra Associazione Industriale Bresciana e organizzazioni sindacali il protocollo d’intesa sulle misure organizzative per il contrasto all’emergenza legata al Covid-19 sui luoghi di lavoro.
“I contenuti del documento – ha commentato il segretario provinciale della CISL Alberto Pluda – ricalcano, come la Cisl aveva chiesto fin dall’inizio per evitare inutili quanto pericolose fughe in avanti sul tema della ripartenza produttiva, quelli del Protocollo promosso dal Governo e sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil il 14 marzo 2020″.
Il tavolo di lavoro che ha portato alla definizione del protocollo ha visto coinvolte anche l’Università e le due Aziende di Tutela della Salute operanti nella nostra provincia.
L’EMERGENZA CHIAMA IL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
ALLA RESPONSABILITÀ E ALLA COLLABORAZIONE
“Tra le premesse che hanno portato all’intesa – si legge nel comunicato stampa diffuso in serata – vi è la consapevolezza di come il mondo del lavoro sia chiamato ad affrontare gli effetti di una crisi epidemiologica che ha colpito con particolare intensità proprio la Provincia di Brescia, e di come – di fronte a all’emergenza sanitaria, sociale ed economica – il sistema delle relazioni industriali sia chiamato ad agire, in un quadro di generale incertezza, con grande senso di responsabilità e collaborazione.
SPERIMENTAZIONE SANITARIA MIRATA
Le parti hanno perciò condiviso l’opportunità di esprimere orientamenti comuni sulle misure organizzative che le aziende potranno adottare negli ambienti di lavoro e di contribuire, con una sperimentazione sanitaria mirata, allo studio sulle condizioni per la graduale ripresa in sicurezza di tutte le attività produttive, mentre i suggerimenti organizzativi per lo svolgimento delle attività produttive sono già accessibili a tutte le aziende interessate, la sperimentazione sanitaria, circoscritta ad alcune aziende associate ad AIB resesi disponibili, avrà inizio compatibilmente con la sussistenza dei presupposti di operatività e l’accesso alle dotazioni tecniche necessarie nelle quantità e qualità preventivamente indicate dagli stessi enti sperimentatori.
L’APPLICAZIONE
Le parti sottolineano che l’accordo ha natura sperimentale e si applica alle attività di impresa parzialmente o in toto operanti in osservanza e conformità al Decreto del 10 aprile con l’elenco aggiornato delle attività alle quali è consentita l’attività produttiva e alle norme nazionali e regionali collegate. Apposita clausola ne definisce il raccordo con eventuali intese che dovessero intervenire sul tema a livello nazionale.
MONITORAGGIO
Un’apposita Commissione, composta da un rappresentante di ciascuna delle parti che hanno sottoscritto l’intesa, avrà compiti di monitoraggio sull’applicazione di quanto definito e di conciliazione per eventuali controversie”.