Sindacati e Confindustria hanno firmato la convenzione sul Testo Unico per la rappresentanza sindacale misurare la reale rappresentatività dei sindacati e sconfiggere la piaga dei contratti pirata. Il Cnel ha stimato infatti che su circa 868 contratti, circa 600 sono firmati da sindacati senza rappresentanza, in una rincorsa al ribasso che genera salari indegni per un Paese avanzato.
Ad aderire al Testo unico e a riconoscere le nuove regole sono 22.395 aziende, per oltre 2,3 milioni di lavoratori; 78 sono i settori economici coperti dalla nuova rappresentanza.
Hanno sottoscritto il documento i segretari generali Annamaria Furlan (Cisl), Maurizio Landini (Cgil), Carmelo Barbagallo (Uil), e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia; erano presenti anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e del presidente Inps, Pasquale Tridico.
IL MECCANISMO DI M ISURAZIONE
L’INPS raccoglierà i dati sugli iscritti (dato associativo) e, insieme all’Ispettorato, sui voti delle Rsu (dato elettorale): con questo mix si misurerà la rappresentatività delle sigle sindacali. La media di questi due dati (ognuno varrà al 50 per cento) fornirà il peso dei sindacati. A garanzia del processo di certificazione verrà istituito un Comitato ad hoc, composto da esponenti delle parti sociali e presieduto da un rappresentante del ministero del Lavoro. Per una questione di privacy, i dati non saranno nominativi ma raccolti in forma anonima.
I PUNTI FONDAMENTALI
La convenzione, della durata di tre anni e composta di dieci articoli. Due i punti fondamentali:
- possono sedere al tavolo della contrattazione nazionale i sindacati che raggiungono il 5% nel mix tra iscritti e voti;
- sono validi i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali con una rappresentanza di almeno il 50 %, ossia la maggioranza semplice, che è la medesima maggioranza richiesta per la consultazione certificata dei lavoratori (il voto cui sottoporre gli stessi accordi).
Furlan: recuperiamo il tempo perso
“Sono passati otto anni da quando abbiamo trovato questa intesa – ha dichiarato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan – e finalmente oggi questo strumento diventa finalmente operativo. Un accordo importante che rilancia la contrattazione ed il ruolo libero ed autonomo delle associazioni sindacali nei luoghi di lavoro e nel paese. Uno strumento che deve ora rafforzare la contrattazione collettiva. Dobbiamo proseguire su questo percorso, va recuperato il tempo che abbiamo perso“.