Costruiamo un mondo senza odio
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Costruiamo un mondo senza odio

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Pubblicato il 4 Agosto 2019

Termina oggi il viaggio nella realtà dei numeri sull’immigrazione che da metà giugno ad oggi ci ha consentito, attraverso le infografiche della campagna di Cisl e Anolf, di smontare i luoghi comuni e le tante bugie che vengono usate per fare degli immigrati il problema dei problemi.

Siamo consapevoli che non sarà questa campagna a far cambiare idea alla marea di elettori che si identifica proprio nelle parole d’ordine contro l’immigrazione della politica vincente di questo tempo, ma siamo sicuri che non si può più tacere.

È l’impegno di sempre della Cisl, qui sintetizzato in una riflessione a chiusura della pubblicazione delle schede della campagna che abbiamo chiesto a Giovanni Punzi, presidente di Anolf Brescia.

 

ABBIAMO BISOGNO DI POLITICHE COSTRUTTIVE, NON DISTRUTTIVE

Purtroppo nel nostro Paese il termine immigrazione è ancora oggi associato al solo problema degli sbarchi, alla paura dell’altro, del diverso. Attraverso le schede pubblicate dal cislbrescia.it Anolf e Cisl hanno voluto parlare del problema migratorio nella sua complessità. Ne emerge una realtà del tutto diversa da quella che oggi ci viene presentata dal dibattito politico, dai decreti sull’immigrazione, dall’apparente e inutile braccio di ferro con l’Unione Europea, dai processi sommari e dalla lotta contro le Ong.

In ogni situazione del quotidiano – che sia la vita di quartiere o di uno dei nostri tanti paesi, la scuola piuttosto che il lavoro – viviamo a contatto di persone di origini diverse dalle nostre che si sono perfettamente integrate, con cui abbiamo momenti di condivisione e di confronto che alimentano comprensione e rispetto reciproco.

Le infografiche Anolf e Cisl hanno raccontato la realtà dei fatti, con poche parole e dati reali, non le percezioni strumentalizzate dalle poltiche del Governo sull’immigrazione.

La mia speranza è che questo materiale – che potrà essere sempre consultato e scaricato in cislbrescia.it – abbia non solo contribuito a sfatare i luoghi comuni sul problema dell’immigrazione, ma riesca soprattutto ad evidenziare che l’immigrazione non è un “fenomeno” da combattere ma da gestire, da governare e da regolamentare.

A cominciare dal riconoscimento del diritto di cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia: come possiamo accettare che si continui a considerarli come “stranieri” quando crescono con i nostri figli, parlano italiano, giocano, studiano e sono parte integrante delle nuove generazioni?

Abbiamo bisogno di una politica costruttiva che tenga conto della realtà del problema dell’immigrazione e non la utilizzi per creare paure, conflitti, divisioni sociali, tensioni in un Paese come l’Italia che ha bisogno di stabilità, di ripresa economica, di integrazione, ma soprattutto di ritrovare i suoi valori tra cui quelli della solidarietà, dell’accoglienza, della condivisione.

Giovanni Punzi
presidente Anolf Cisl Brescia