Iveco, giornata di assemblee sull’accordo per l’ultima fase del piano esuberi
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Iveco, giornata di assemblee sull’accordo per l’ultima fase del piano esuberi

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Pubblicato il 27 Ottobre 2016

iveco-brescia-2016Sono in programma oggi alla Iveco le assemblee dei lavoratori per l’illustrazione da parte del sindacato dell’accordo raggiunto ieri sera con la direzione aziendale sulla mobilità volontaria e l’accompagnamento alla pensione di 140 dipendenti. Si tratta di un ulteriore passaggio, forse quello conclusivo, del piano di riequilibrio produttivo e occupazionale messo in atto per fronteggiare la crisi di mercato e che ha preso le mosse un anno e mezzo fa con l’annuncio di 850 esuberi.

Ad oggi – attraverso dimissioni volontarie incentivate, contratti di solidarietà, trasferimento di lavoratori ad altri stabilimenti Iveco e riassorbimento in azienda per la ripresa produttiva – nessuno è rimasto senza lavoro o senza protezione. Un risultato importante per un percorso che sta accompagnando lo stabilimento bresciano fuori dalla crisi.

Fim Cisl, Fsmic, Fiom e Uilm, con le relative Rappresentanze sindacali aziendali, hanno diffuso in proposito il comunicato stampa.

 

È stato espletato l’ esame congiunto ai sensi dell’articolo 4 comma 5 della legge numero 223/1991. L’azienda ha confermato le ragioni che l’hanno determinato così come esposto negli accordi sindacali sottoscritti tra le parti che hanno l’obiettivo di scongiurare soluzioni traumatiche per la gestione delle eccedenze connesse allo stato di crisi del mercato.

La presente procedura di licenziamento collettivo (per un massimo di 140 dipendenti) è rivolta ai lavoratori che hanno i requisiti per il “prepensionamento” e non opponendosi scelgono la messa in mobilità o NASPI (dal 2017) questi costituiscono strumenti attuativi del piano di gestione delle eccedente dello stabilimento così come previsto al punto quattro dell’accordo di solidarietà del luglio 2016 valevole otto mesi fino al 21 aprile 2017.

Agli strumenti adottati fino ad ora – contratti si solidarietà, cassa integrazione, incentivi all’ esodo, trasferimenti, occupazione aggiuntiva attraverso nuove lavorazioni – si aggiunge con questo accordo la mobilità e dal prossimo anno la NASPI per l’ accompagnamento alla pensione. Oltre alle spettanze di questi strumenti l’azienda riconoscerà degli incentivi all’esodo ragguagliato alle fasce retributive dei lavoratori e commisurato al periodo previsto per la loro permanenza in mobilità o NASPI.Il periodo di realizzazione del piano di riduzione del personale con la NASPI sarà aperto fino al 31 maggio 2017.