Un’altra occasione persa. Non c’è l’accordo di prospettiva auspicato dalla Fim Cisl sulla cessione del ramo d’azienda della Stefana (stabilimento di via Brescia a Nave) alla Fer-Par del gruppo Feralpi. C’è amarezza nelle parole della Segreteria provinciale dei metalmeccanici d via Altipiano d’Asiago. “Avevamo sollecitato una discussione allargata ai problemi occupazionali dei due stabilimenti Stefana, quello di via Bologna a Nave e quello di Montirone, che, ad oggi, sono ancora senza prospettive, chiedendo la disponibilità a Fer-Par di farsi carico di un numero maggiore di lavoratori rispetto a quelli in forza al laminatoio che passa sotto le insegne della Feralpi. Purtroppo, mentre l’azienda dava la propria disponibilità, le altre organizzazioni sindacali e le Rsu hanno rifiutato l’apertura impedendo la verifica di un percorso per dare una possibilità di rioccupazione ai lavoratori che al momento ne sono esclusi”.
“Questo avrebbe permesso – conclude la Fim Cisl – di ampliare la discussione anche sulla modalità di erogazione dei premi e della gestione dei lavoratori all’interno del processo di riorganizzazione. Si è invece sottoscritto l’accordo di cassa integrazione per riorganizzazione di 12 mesi necessaria per riavviare l’attività; l’accordo prevede l’anticipo mensile dell’indennità di cassa da parte dell’azienda e la rotazione del personale”.