Stefana, il laminatoio passa alla Fer-Par ma senza accordo sindacale. La Fim accusa
TORNA INDIETRO

Stefana, il laminatoio passa alla Fer-Par ma senza accordo sindacale. La Fim accusa

< 1 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 23 Maggio 2016

laminatoioUn’altra occasione persa. Non c’è l’accordo di prospettiva auspicato dalla Fim Cisl sulla cessione del ramo d’azienda della Stefana (stabilimento di via Brescia a Nave) alla Fer-Par del gruppo Feralpi. C’è amarezza nelle parole della Segreteria provinciale dei metalmeccanici d via Altipiano d’Asiago. “Avevamo sollecitato una discussione allargata ai problemi occupazionali dei due stabilimenti Stefana, quello di via Bologna a Nave e quello di Montirone, che, ad oggi, sono ancora senza prospettive, chiedendo la disponibilità a Fer-Par di farsi carico di un numero maggiore di lavoratori rispetto a quelli in forza al laminatoio che passa sotto le insegne della Feralpi. Purtroppo, mentre l’azienda dava la propria disponibilità, le altre organizzazioni sindacali e le Rsu hanno rifiutato l’apertura impedendo la verifica di un percorso per dare una possibilità di rioccupazione ai lavoratori che al momento ne sono esclusi”.

“Questo avrebbe permesso – conclude la Fim Cisl – di ampliare la discussione anche sulla modalità di erogazione dei premi e della gestione dei lavoratori all’interno del processo di riorganizzazione. Si è invece sottoscritto l’accordo di cassa integrazione per riorganizzazione di 12 mesi necessaria per riavviare l’attività; l’accordo prevede l’anticipo mensile dell’indennità di cassa da parte dell’azienda e la rotazione del personale”.