“E’ davvero fuori luogo, oltre che non rispondente al vero, la corsa ad accaparrarsi il merito di possibili sviluppi positivi di questa delicata vicenda da parte di chi in questi mesi ha lavorato con scopi ben diversi”. Enzo Torri, segretario provinciale della Cisl, non usa mezzi termini per sconfessare il movimentismo sterile di chi occupa le piazze: “Non è certo merito loro se il Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno si è detto disponibile ad esaminare i criteri adottati a Brescia nelle procedure per la regolarizzazione degli immigrati del 2012”.
“L’incontro di ieri al Viminale con il prefetto Morcone – spiega un comunicato congiunto di Cisl, Uil, Acli, Centro Migranti e Mcl – è il frutto di una nostra precisa richiesta, formalizzata in una lettera dello scorso 6 marzo, nella quale indicavano i problemi e le difficoltà che vive la nostra provincia in merito alla concessione dei permessi per gli immigrati. La convocazione al Ministero, in risposta alla nostra richiesta, è giunta ben prima delle manifestazioni svolte in città e non ha niente a che vedere con esse”.
I risultati – questo in sintesi il messaggio – sono il frutto “dell’impegno costruttivo e competente messo in campo in questi anni da chi opera quotidianamente nel rispetto della legge (per quanto questa legge sia criticabile) per dare risposte concrete ai problemi dell’immigrazione”.
“Continuiamo a credere che sia la forza delle idee – prosegue il documento – la loro traduzione in proposte e iniziative a definire percorsi credibili, utili e capaci di dare speranza a chi si è visto ingiustamente negato il permesso di soggiorno”.
“Sono questi i percorsi che trovano la condivisione della comunità bresciana – concludono Cisl, Uil, Acli, Centro Migranti e Mcl – non quelli dei cassonetti dati alle fiamme o delle transenne lanciate contro le forze dell’ordine. Il razzismo è un male che si nasconde anche in qualche piega della nostra società, ma la stragrande maggioranza dei bresciani è aperta, accogliente e disponibile a sostenere chi si batte per conquistare dignità e diritti di cittadinanza nel pieno rispetto delle regole. Qualunque altra strada non solo è sbagliata, ma mette in secondo piano le giuste rivendicazioni degli immigrati che hanno titolo per portarle avanti”.
il testo integrale del comunicato Cisl, Uil, Acli, Centro Migranti e Mcl