Un patto per la partecipazione come superamento del conflitto. La Cisl bresciana non lascia cadere il dibattito sulla produttività e sulla necessità di una ripresa di qualità delle relazioni industriali per uscire dalla crisi. Dopo la risposta a caldo seguita alla pubblicazione sul Giornale di Brescia dell’intervento del vice presidente dell’Aib Bruno Bertoli, oggi il giornale di via Solferino pubblica sul tema un ragionamento più ampio del Segretario generale della Cisl di Brescia Enzo Torri. Che chiede agli industriali di essere meno generici quando parlano di sindacato.
SI FACCIA DELLA PRODUTTIVITA’
IL PUNTO DI PARTENZA DI UN PATTO PER LA PARTECIPAZIONE
CAPACE DI ANDARE OLTRE IL CONFLITTO
La riflessione sulla necessità che anche a Brescia si apra un confronto tra sindacati e imprese in tema di produttività è un segnale importante da parte dell’Aib. Un ulteriore contributo alla chiarezza e alla comprensione generale del tema arriverà sicuramente quando il responsabile delle relazioni sindacali e vice presidente dell’Aib Bruno Bertoli comincerà a chiamare i sindacati con il loro nome. Dire che il “sindacato parla malvolentieri di produttività” è troppo generico; correggere il tiro affermando che “per una parte del sindacato esistono solo conflitto e mobilitazione” dice tutto per gli addetti ai lavori e niente per la stragrande maggioranza dei bresciani.
La Cisl, sia a livello locale che nazionale, chiede da tempo una rigenerazione delle relazioni industriali alla luce dei cambiamenti avvenuti in questi anni difficilissimi per lavoratori e imprese.
Allora, da dove si comincia una discussione vera sulla produttività? Per quel che ci riguarda, ribadendo che non si può semplicemente darne la responsabilità ai lavoratori. La perdita di competitività del nostro sistema industriale – e rassicuro il vicepresidente Aib che non sono in cerca di alibi, ma che avere consapevolezza dello scenario è necessario per il risultato che vogliamo ottenere – deriva dai ritardi delle infrastrutture, dalla lentezza nelle concessioni di permessi, dalle difficoltà di acceso al credito, dalla inadeguatezza tecnologica, dai mancati investimenti nella ricerca, dai costi energetici. E’ questa formidabile somma di problemi che pesa sulle aziende, in particolare su quelle che, per capacità più che per fortuna, hanno saputo gestire i problemi occupazioni nell’emergenza senza arrendersi alla crisi.
Su queste voci che remano contro la produttività non abbiamo possibilità di intervento. Possiamo sollecitare, chiedere, stimolare, fare pressione, fare opinione: niente di più. Dobbiamo, invece, vogliamo lavorare sulle voci che dipendono direttamente dalla nostra rappresentanza e da quella dell’impresa. La Cisl è convinta che sia interesse di tutti migliorare la produttività, perché oltre a generare reddito essa può determinare le condizioni per uno sviluppo occupazionale futuro. Lo diciamo e mettiamo in pratica nella contrattazione tutte le volte che troviamo controparti appassionate e competenti.
Dalle esperienze contrattuali sono nate le proposte in tema di produttività e competitività che la Cisl di Brescia, oltre un anno fa, ha consegnato alle altre organizzazioni sindacali e all’Aib. L’obiettivo è favorire da un lato più occupazione e salario, dall’altro un maggior utilizzo degli impianti. Lo strumento potrebbe essere quello di un patto per lo sviluppo fra imprese e lavoratori perché insieme, attraverso la contrattazione aziendale in ogni luogo di lavoro, si trovino le soluzioni più idonee per rispondere alle rispettive esigenze, senza necessariamente stravolgere norme contrattuali e di legge. Un patto che faccia più puntuale il coinvolgimento delle organizzazioni dei lavoratori nelle scelte aziendali, perché è in azienda che la condivisione degli obiettivi diventa risposta più efficace alla crisi. Un patto per la partecipazione come superamento del conflitto.
Per tutte queste ragioni la Cisl assegna alla contrattazione aziendale il compito di rispondere alla specificità delle condizioni presenti nei diversi luoghi di lavoro. E’ in questo modo che si possono determinare le condizioni per migliorare il reddito e generare maggiore occupazione ed è una sfida che noi siamo pronti ad accogliere.
Enzo Torri
Segretario generale Cisl Brescia