L’assemblea nazionale dei delegati di Fim e Uilm riunita oggi a Roma ha approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto; nei prossimi giorni verrà presentata ai lavoratori per poi essere sottoposta al voto degli iscritti entro la prima settimana di luglio. Una piattaforma “di rilancio”, spiegano i sindacalisti, che mette al primo posto l’aumento del salario, seguito poi dall’aumento della produttività e dal potenziamento del welfare.
PIU’ SALARIO
Rispetto al primo punto Fim e Uilm chiedono un aumento del salario di 150 euro a livello medio, pari a un incremento del 7,5% dovuto alla previsione Istat sull’andamento dell’indice Ipca del 6,5% aumentata di un punto percentuale che corrisponde allo scostamento tra l’inflazione reale e quella presa a riferimento nel contratto nazionale del 2009. Le altre richieste della parte economica riguardano invece un incremento di 10 euro al mese dell’elemento perequativo, previsto dal 2006 come forma di retribuzione aggiuntiva minima a disposizione di chi non usufruisce della contrattazione di secondo livello, affinché venga elevato da 455 euro a 585 euro annui, e un aumento del contributo del fondo sanitario integrativo meta Salute, costituito a fine 2011 e ora in fase di avvio, che va portato da 36 euro a 108 euro annui. Infine i metalmeccanici di Cisl e Uil chiedono l’adeguamento delle indennità di trasferta e di reperibilità.
PRODUTTIVITA’ E WELFARE AZIENDALE
Altro elemento imprescindibile, secondo Fim e Uilm, per la crescita e lo sviluppo dell’industria metalmeccanica è l’incremento della produttività, ribadito con forza anche dalla Federmeccanica. Obiettivo che richiede flessibilità dell’orario di lavoro – sottolineano il Segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Giuseppe Farina, e quello della Uilm Rocco Palombella – e che non dovrà essere a esclusivo supporto dei cicli produttivi e delle esigenze delle imprese, ma dovrà tener conto delle esigenze personali e famigliari dei lavoratori. Un occhio di riguardo quindi la piattaforma lo riserva al potenziamento del welfare aziendale, dai tre giorni di permesso retribuito per il padre in occasione della nascita del figlio alla diffusione del part-time. Strumento che secondo Farina e Palombella va esteso, oltre che per favorire la conciliazione dell’orario di lavoro con i tempi di vita, anche per gestire il problema dei lavoratori anziani che, secondo le modifiche della riforma del mercato del lavoro, si ritroveranno in esubero nei prossimi anni. Il part-time, infatti, può alleggerire il carico di lavoro per i lavoratori anziani con contestuale accesso al pensionamento parziale per la parte di orario ridotto e contemporaneamente può essere utile per percorsi di affiancamento e tutoraggio dei giovani neoassunti al fine di trasmettere competenze, esperienza e professionalità.
PARTECIPAZIONE E SICUREZZA
Tra le altre richieste contenute in piattaforma, il rafforzamento delle relazioni sindacali e della bilateralità, la partecipazione dei lavoratori in organismi di controllo e di gestione delle aziende, l’aumento dei Rls rispetto al minimo previsto per legge, per garantire salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
FIM E UILM A FEDERMECCANICA: NIENTE ALIBI
Fim e Uilm ribadiscono di aver rispettato le regole dell’accordo del 2009 e chiedono alla Federmeccanica di fare lo stesso, invece di dichiarare l’intenzione di rinnovare il contratto solo a determinate condizioni. Due, dice Farina, potrebbero essere gli “alibi” utilizzati dall’associazione delle imprese per non rinnovare il contratto: la crisi e il comportamento della Fiom. “Noi chiediamo alla Federazione – prosegue il sindacalista – di limitarsi ad applicare le regole e siamo consapevoli che non sarà una trattativa facile e che le nostre richieste non saranno accettate gratuitamente, perché in un negoziato c’è un dare e un avere”. Da metà luglio, periodo in cui è previsto l’avvio del negoziato, comunque “avremo 5 mesi di tempo prima della scadenza del contratto e con una trattativa seria e serrata ci auguriamo di chiudere in tempo”.
LA TRATTATIVA
Sarà possibile trattare però, dicono Farina e Palombella riferendosi alla Fiom, solo con chi condivide i contenuti della piattaforma e dell’accordo del 2009. Per Fim e Uilm, infatti, sottoscrivere il nuovo contratto è più importante della partecipazione della Fiom alla trattativa.
Oggi è stata approvata la piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, tra qualche giorno invece si svolgerà lo stesso iter per quella per il rinnovo del contratto Fiat. Entrambi i contratti scadranno il 31 dicembre. Le richieste rivolte al Lingotto saranno le stesse, spiegano Palombella e Farina.
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