La strana concezione della democrazia sindacale della Fiom colpisce la Emer
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La strana concezione della democrazia sindacale della Fiom colpisce la Emer

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Pubblicato il 8 Novembre 2011

Nulla di fatto. La trattativa per il premio di risultato alla Emer, azienda di Sant’Eufemia operante nel settore dell’automotive che occupa 108 lavoratori, non è approdata a nulla di concreto. Il “merito” è tutto della Fiom Cgil che ha vanificato 3 anni di impegno delle organizzazioni sindacali. “Nell’ultimo incontro con la direzione aziendale – spiega Alessandra Daminai della Segreteria della Fim Cisl bresciana – abbiamo convenuto un premio di risultato pari a 1.230 Euro legato a indicatori quali fatturato, qualità e produttività; d’accordo anche su 650 Euro una tantum e per impegni sul fronte delle assunzioni e di investimenti con la definizione su base annua di 48 ore di straordinario e 72 ore di flessibilità. Alla luce di tutto questo si sono svolte le assemblee con i lavoratori che con 51 voti a favore e 34 contrari hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali ed alla Rsu di concludere la trattativa, così come previsto dall’accordo sottoscritto unitariamente il 28 giugno da Cigl, Cisl e Uil”. Ma il giorno dopo l’assemblea la Fiom ha revocato il mandato ad un componente della propria Rsu, impedendogli così di sottoscrivere l’accordo e portare ai lavoratori l’aumento previsto.

La segreteria della Fim Brescia denuncia come ancora una volta l’arroganza della Fiom e  la totale mancanza di rispetto delle decisioni assunte a maggioranza dei lavoratori. E’ in questo modo che la Fiom si pone al di fuori della logica sindacale ed ostacola qualsiasi percorso unitario che a livello nazionale ci si sforza di perseguire. La Fiom dimostra di infischiarsene dei lavoratori e di considerare la democrazia sindacale una variabile dipendente dei suoi calcoli e della sua prepotenza. Come dimostra il caso della Cacciamali di Mairano dove grazie alla Fiom i lavoratori hanno visto definitivamente sfumare la possibilità di continuare ad avere un posto di lavoro.