Sei assemblee sul territorio (Desenzano, Manerbio, Chiari, Gardone Valtrompia e poi due appuntamenti a Brescia) e 500 delegati coinvolti in rappresentanza di tutte le categorie. Un bilancio positivo – non solo nei numeri – quello delle assemblee dei delegati che la Cisl ha convocato nei giorni scorsi. I rappresentanti della Cisl nei luoghi di lavoro hanno dato vita ad un largo confronto, andando oltre gli slogan che allargano le divisioni nel movimento sindacale.
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Il mondo del lavoro vive in un clima di forte preoccupazione ed i rappresentanti sindacali ne sono i primi sensori: la difficoltà – hanno detto tanti delegati– è quella di spiegare e convincere che il percorso necessario, soprattutto nel momento di emergenza economica che si sta attraversando, è quello della ricerca di una mediazione a salvaguardia del lavoro e dei lavoratori, una difficoltà quasi insuperabile vista la “pochezza” della politica. Impresa difficilissima quando a farsi strada è invece la tentazione del conflitto: scorciatoia illusoria che non porta risultati e non costruisce risposte adeguate.
È emerso in tutte le assemblee il bisogno di un costante approfondimento sulle questioni che originano la crisi e le tensioni dei mercati. Ricorrente è stato il richiamo alla inadeguatezza della risposta del Governo e ai rischi della sua continua perdita di credibilità.
La mancanza di equità della manovra ha fatto emergere nei luoghi di lavoro indignazione e rabbia; occorre continuare l’azione di denuncia e di contrasto – hanno detto i delegati della Cisl – senza lasciare intentata alcuna soluzione per cambiare i provvedimenti che compongono la manovra e ridurre il pesante impatto che avranno su tutto il corpo sociale.