“La crisi sembra avere raggiunto una sorta di zoccolo duro stabile – rileva l’Osservatorio sulla cassa integrazione della Cisl Lombardia – dal quale ora sembra non riuscire più a scendere. Se rispetto all’apice della recessione sono state riassorbite le fermate relative a settori e aziende che hanno sofferto solo temporaneamente della contrazione degli ordinativi e delle commesse, ora dobbiamo pensare che dentro la rete della crisi sono rimaste una serie di aziende e di lavoratori in modo stabile”.
Relativamente alla ripartizione tra tipologie di cassa rimane stabile l’uso della ordinaria (invariata rispetto allo scorso trimestre), aumenta ancora l’uso della straordinaria(+ 13,1% e un utilizzo pari alla metà di tutti gli ammortizzatori sociali), cala ancora l’uso della cassa in deroga (-7,7%). Queste diverse tendenze segnano infatti una evoluzione della crisi, una riduzione degli aspetti congiunturali, anche nelle microimprese maggiormente interessate dalla deroga, ma contemporaneamente un acuirsi dei problemi strutturali per le imprese che continuano a reiterare l’uso di ammortizzatori “pesanti”. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, aumenta l’utilizzo nel settore industriale (anche in questo caso legata a situazioni di crisi strutturali e presenti da tempo), continua il calo del settore artigiano (segno della ripresa di vitalità che nel 2011 questo settore sta finalmente registrando), resta stabile nel commercio. Tra le province della Lombardia solo Bergamo e Brescia registrano comunque un calo complessivo delle ore richieste, mentre per quanto riguarda i comparti merceologici i cali si registrano nel metalmeccanico e nell’edilizia.