Le domande per il permesso di soggiorno respinte in passato perché i richiedenti erano stati colpiti da provvedimento di espulsione in base al reato di clandestinità, vanno rapidamente riesaminate. Lo dice una circolare del Ministero dell’Interno inviata a tutte le prefetture.
ENZO TORRI: VINCE LA LEGALITA’ NON LA PIAZZA
Nella rincorsa ad intestare il merito di questa svolta alla clamorosa protesta del gruppo di immigrati saliti sulla gru e al presidio sul sagrato del Duomo, Enzo Torri, Segretario generale della Cisl, non ci sta: “Maroni è stato costretto a fare un passo indietro perché le sentenze, prima quella della Corte di giustizia europea e poi quella della Corte di Stato, glielo hanno imposto. E le sentenze non arrivano perché c’è una protesta di piazza ma perché c’è stato un corale impegno di tutti coloro che hanno a cuore le ragioni di giustizia degli immigrati a svolgere con tenacia un lungo e faticoso percorso legale. Senza questo lavoro, che ha sicuramente meno appeal dal punto di vista mediatico rispetto al pathos delle manifestazioni per le strade della città, oggi non saremmo qui a fare festa con gli immigrati per un principio di giustizia che viene loro finalmente riconosciuto”.
ATTENTI A NON FARE UN CATTIVO SERVIZIO ALLA VERITA’
“Se in un momento così bello come quello che viviamo oggi – prosege il Segretario generale della Cisl – non c’è il coraggio di distinguere nettamente i percorsi che sono stati delineati in questi mesi, io credo che si faccia un cattivo servizio alla verità. La Cisl, proprio perché si è fatta subito interprete della necessità del percorso legale e dunque oggi ha molti motivi di soddisfazione, ripete che una protesta sbagliata, come sbagliata era quella della gru, danneggia anche la causa più giusta, e non aiuta la città a riscoprire la sua storica e naturale vocazione alla solidarietà e all’accoglienza”.
LA NUOVA CIRCOLARE
La nuova circolare , firmata dal Prefetto Angelo Malandrino, responsabile della direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo, era di fatto un atto dovuto dopo che la Corte di Giustizia europea aveva bocciato il reato di clandestinità introdotto dal Governo italiano con il “pacchetto sicurezza” e il successivo pronunciamento del Consiglio di Stato. Nella nuova circolare si invitano gli sportelli unici delle prefetture a conformarsi «prontamente all’indirizzo dell’Adunanza plenaria» del Consiglio di stato».
Il Ministero dell’Interno si mette così anche al riparo da eventuali ricorsi al Tar che avrebbe potuto disporre il pagamento di risarcimenti agli immigrati.