Ieri, poco prima della mezzanotte, è stata raggiunta un’ipotesi di intesa per la riorganizzazione della Bialetti di Coccaglio. L’intesa ha il sostegno della Fim Cisl. Un no secco è arrivato invece dalla Fiom Cgil. La Uilm Uil deciderà questa mattina. Oggi si svolgeranno le assemblee di fabbrica e saranno i lavoratori a dire si o no all’accordo.
Nel corso della trattativa che si è tenuta nella sede dell’Associazione Industriale Bresciana l’azienda ha ribadito che il nuovo progetto industriale ha come obiettivo la valorizzazione del territorio e la riduzione dell’impatto sociale che sarà generato da una ristrutturazione tanto dolorosa quanto necessaria: radicale cambio di produzione (dal pentolame alle capsule di caffè), drastica riduzione del numero degli operai (da 135 a 50), due anni di cassa integrazione straordinaria, procedura di mobilità su base volontaria, un piano di ricollocamento per i lavoratori in esubero.
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C’è un’ipotesi di intesa per la Bialetti: sì della Fim, no della Fiom, nì della Uilm
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 25 Maggio 2011