Contratti di solidarietà anche in Iveco?
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Contratti di solidarietà anche in Iveco?

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Pubblicato il 18 Maggio 2011

Lo stabilimento Iveco di Brescia (2600 addetti) continua ad essere condizionato dalle difficoltà di mercato del settore dei veicoli industriali. I volumi produttivi si sono ridotti del 60%, passando dai 25mila veicoli del 2006 ai 10mila del 2009. Una situazione che impone da molti mesi un ricorso continuo alla cassa integrazione per mantenere i livelli occupazionali. “Come ridare fiato all’attività dello stabilimento bresciano e recuperare reddito per i lavoratori – spiega Laura Valgiovio, Segretario generale della Fim Cisl di Brescia – è questione centrale per noi come per le altre organizzazioni sindacali: da un lato premiamo per una verifica degli investimenti previsti dal gruppo Fiat Industrial con l’accordo dell’aprile 2009, ma dall’altro chiediamo all’azienda di valutare in alternativa alla cassa integrazione il ricorso ad altre forme di ammortizzatori sociali che possano garantire un maggiore reddito ai lavoratori e alle loro famiglie”. Se ne è parlato anche oggi in un incontro tra azienda e sindacati avvenuto nella sede dell’Associazione Industriale Bresciana. “E stata confermata la volontà dell’azienda di valutare tutte le soluzioni possibili – aggiunge la responsabile dei meccanici della Cisl – in particolare, sui contratti di solidarietà, l’azienda sta valutando i possibili effetti che potrebbero avere in Iveco”. Un nuovo incontro è stato messo in calendario per il prossimo mese.