“Un appello alla politica perché intervenga, sullo sfondo di una crisi tutt’altro che superata, a sostegno dei più deboli, di chi rischia di rimanere disoccupato, dei giovani, degli immigrati. E un invito alla solidarietà, in occasione di una giornata che accomuna i lavoratori di tutto il mondo. Con un pensiero a chi, per un futuro diverso, sta lottando in Nord Africa o sta abbandonando il proprio Paese”. Sono le righe d’apertura del pezzo di cronaca che il Giornale di Brescia, con il titolo Un Primo Maggio “solidale”, ha dedicato alla Festa del lavoro e dei lavoratori che domenica ha riunito in Piazza della Loggia alcune migliaia di bresciani.
Bresciaoggi ha titolato la pagina così: Un Primo Maggio unitario con poche contestazioni. L’attacco del pezzo è però di tut’altro tenore. Scrive il giornale di via Eritrea: “Unitario, ma non troppo: alla fine è stato questo l’appuntamento con il corteo del Primo maggio, che domenica mattina ha visto sfilare per le vie del centro storico alcune migliaia di persone. Come annunciato, Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato insieme e non ci sono state punzecchiate, ma le differenze sono state rese visibili da alcuni striscioni in piazza Loggia”.
Il riferimento del giornalista è a due striscioni – del commercio e dei chimici della Cgil – contro la Cisl e la Uil, stigmatizzati dal palco della manifestazione durante l’intervento ufficiale della delegata Cisl Elena Ferron. Un intervento, il suo, tutto sul merito delle questioni del lavoro nel nostro territiorio.
intervento di Elena Ferron, delegata sindacale Cisl