Sciopero generale dei lavoratori di Malpensa e Linate, contro il taglio delle rotte deciso da Alitalia e il ridimensionamento dello scalo varesino. Lo hanno proclamato Cgil, Cisl e Uil della Lombardia per venerdì 19 febbraio, dalle 10 alle 14, a sostegno della vertenza e per ribadire che Malpensa è un nodo infrastrutturale strategico per lo sviluppo economico in Lombardia, e del Nord nel suo complesso, che necessita di mantenere collegamenti efficienti con tutti i mercati mondiali ed europei. I sindacati sollecitano quindi un confronto urgente con governo, Regione Lombardia, amministrazioni provinciali e comunali, a partire dall’immediato coinvolgimento nel “Tavolo Milano”. Un eventuale processo di ridimensionamento di Malpensa, spiegano, deprimerebbe la produttività degli ingenti investimenti fin qui realizzati sull’aeroporto e nel territorio, in larga parte con investimenti pubblici Italiani e lombardi. Cgil, Cisl e Uil, inoltre, ribadiscono l’esigenza di conoscere e discutere il piano industriale
di Air France che, sottolineano, non potrà essere in continuità con quello “di sopravvivenza” presentato da Alitalia in quanto determina l’automatico ridimensionamento dell’aeroporto di Malpensa. “Viceversa si dovrà chiarire – spiega Osvaldo Domaneschi, segretario regionale Cisl Lombardia – la prospettiva di sviluppo dello scalo, mantenendone la vocazione ai collegamenti internazionali e intercontinentali in essere, prevedendo anche un pieno utilizzo degli slot attualmente utilizzati da Alitalia”. In questo scenario, forte è la preoccupazione dei sindacati per la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e indiretti presenti nel sistema aeroportuale di Malpensa, soprattutto perché a tutt’oggi non sussistono ammortizzatori sociali in grado di sostenere adeguate politiche attive del lavoro.