È stato sottoscritto il 4 ottobre 2006 alla presenza del Ministro Cesare Damiano, un Avviso Comune tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, per la corretta attuazione delle istruzioni fornite dal Ministero del Lavoro con Circolare n. 17 del 14 giugno 2006, con specifico riferimento ai Call Center; tale avviso è applicabile in tutte le aziende operanti nel settore call e contact center e telemarketing, ovunque localizzate.
L’avviso comune consente di attivare procedure che verranno assunte nella legge finanziaria 2007, attraverso uno specifico intervento legislativo con l’obiettivo di avviare percorsi di stabilizzazione del rapporto di lavoro.
Tali interventi toccheranno tutti i casi di collaborazione coordinata continuativa o lavoratore con contratto a progetto ex art. 61 e seguenti del d.lgs.276/03.
Le applicazioni di quanto sopraddetto dovranno essere definiti con appositi accordi aziendali che dovranno provvedere al versamento di una contribuzione aggiuntiva a quella già versata dalla medesima azienda, di cui una parte (5-6%) a carico della stessa, il resto (9%) verrà compensato con un dispositivo da parte del Governo. Tale ristoro, a favore del lavoratore sarà accreditato sulla posizione previdenziale individuale presso la gestione separata INPS.
Inoltre l’avviso comune prevede, linee guida per quanto concerne:
- le tipologie e le condizioni del contratto di assunzione nel rispetto del CCNL applicato in azienda;
- le persone che lavorano in attività inbound, in via temporalmente prevalente, sono da considerare sempre lavoratori dipendenti, che verranno individuati dai rapporti di collaborazione oggetto di trasformazione;
- l’accettazione della proposta di assunzione avrà luogo in un quadro transattivo che dovrà definire ogni reciproca pretesa relativa al pregresso periodo di collaborazione da formalizzarsi in sede di conciliazione ex artt. 410 e 411 del c.p.c.:
- in sede aziendale si dovranno concordare la gradualità delle assunzioni nell’arco dei dodici mesi con quote trimestrali del 25%;
- Il ricorso al lavoro a progetto sarà consentito con quanto previsto nella citata circolare ministeriale 17/06. A tal proposito vi è un impegno fra le parti ad aprire un confronto sui temi che interessano lo sviluppo equilibrato nel settore, al fine di stabilire clausole più favorevoli per questi lavoratori.
Per dare più efficacia alla trasformazione dei CO.CO.CO. e dei Lavoratori a Progetto ., CGIL, CISL, UIL e Confindustria ritengono necessario altresì:
- per le trasformazioni da rapporto di collaborazione a rapporto a tempo indeterminato, alle imprese venga riconosciuto un credito di imposta;
- l’adozione di provvedimenti legislativi per interventi in deroga di ammortizzatori sociali per le eventuali ipotesi di ristrutturazione e/o riorganizzazione di imprese del settore;
- l’utilizzo delle risorse del fondo, accantonate per la formazione, costituito per i lavoratori parasubordinati legge n. 289/2002, per la qualificazione/riqualificazione dei lavoratori con contratto a progetto;
- intervento legislativo per la definizione di criteri di congruenza per gli appalti pubblici delle attività del settore, che facciano venire meno la pratica dell’offerta al massimo ribasso.