Riprende la mobilitazione dei pensionati
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Riprende la mobilitazione dei pensionati

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Pubblicato il 25 Ottobre 2004

Riprende la mobilitazione dei pensionati per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni e per la costituzione del fondo nazionale a sostegno della non autosufficienza.

Ancora una volta il Governo vuole propinarci una legge finanziaria inutile perché non produce sviluppo, dannosa poiché peggiora le condizioni di vita delle  persone più deboli.

In questo modo gli anziani e i pensionati sono condannati ad un grande disagio economico, sociale ed  esistenziale.

Le prospettive sono sempre più nere ed i tagli agli enti locali possono rendere difficoltoso dare risposte ai loro bisogni. Le Regioni, le Province e i Comuni saranno indotti a cancellare o ridurre i servizi socio sanitari e ad aumentare tasse e imposte.

Le pensioni nel frattempo vengono continuamente sottoposte a  taglieggiamenti ed il loro potere d’acquisto è ridotto del 30% negli ultimi dieci anni a seguito del processo inflativo galoppante. Non sono previsti finanziamenti ad hoc per i non autosufficienti.

A Brescia tre iniziative caratterizzeranno l’azione dei Sindacati dei pensionati:

“Le pensionate ed i pensionati italiani (più di sedici milioni di cittadini) soffrono una crescente perdita  di potere d’acquisto. Spese non comprimibili vedono da tempo un aumento dei prezzi più che doppio rispetto all’indice ufficiale dell’inflazione (sono le spese per alimentari, assistenza, affitto) – ha ricordato Mario Clerici, Segretario Generale della FNP-CISL di Brescia. La rivalutazione annuale delle pensioni, ancorata all’inflazione programmata, non più alla dinamica dei salari, non già ad una politica dei redditi, risulta assolutamente insufficiente ad impedire il grave fenomeno dell’impoverimento (innanzitutto per le persone anziane).

Da anni siamo impegnati per l’istituzione di un Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza – prosegue Clerici. L’invecchiamento della popolazione, i costi delle rette delle Case di Riposo e della stessa assistenza domiciliare rendono improcrastinabile l’adozione di uno strumento di sostegno certo agli anziani più fragili ed alle loro famiglie, e che si configura ormai come misura di civiltà.

Abbiamo presentato da molto tempo richieste e proposte precise, articolate e fattibili, sia al Governo nazionale che al Parlamento: attendiamo confronto e risposte efficaci.”

Leggi l’articolo del Bresciaoggi e l’articolo del Giornale di Brescia.