120 accordi dei pensionati con i comuni bresciani
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120 accordi dei pensionati con i comuni bresciani

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Pubblicato il 2 Agosto 2004

Legittima soddisfazione dei Sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL di Brescia per gli accordi con i Comuni sottoscritti nel 2004. L’esperienza bresciana della contrattazione sociale con le Amministrazioni Comunali è stata valutata in un incontro dei direttivi di SPI, FNP e UILP di Brescia presso l’Auditorium della CISL dove oltre ai segretari Mario Clerici per la FNP, Giovanni Belletti per la UILP e Grazia Meazzi per lo SPI sono intervenuti: Livio Melgari dello SPI regionale, Angelo Zanelli della UIL, Achille Passoni per  CGIL Nazionale e Antonio Uda Segretario  Generale Nazionale della FNP-CISL.

Si è valutata la peculiare esperienza negoziale condotta dalle organizzazioni sindacali unitarie dei pensionati bresciani – un esempio pressoché unico nel panorama nazionale – che nel corso del  2004 ha visto la realizzazione di accordi con 120 Amministrazioni Comunali su 151 presenti sul territorio di riferimento comprensoriale.

Accordi, questi, che hanno consentito, come nel passato, di rendere fruibili da parte di donne e uomini pensionati  (e non solo) l’accesso agevolato ai servizi assistenziali, il sostegno finanziario alla spesa sanitaria, tariffaria e per le utenze domestiche, l’attenzione particolare ai bisogni di abitazione, mobilità, sicurezza, socialità e di contrasto alla solitudine.

L’avvio dei piani di zona previsti  dall’art. 19 della legge di riforma dell’assistenza (L. 328/00) crea, ha sottolineato Mario Clerici nel suo intervento, un ulteriore livello di confronto: l’associazione dei Comuni di zona che è il nuovo soggetto delle politiche sociali sia per quanto attiene alla programmazione e coordinamento delle attività, sia per la gestione delle risorse. Per queste esigenze Clerici ha avanzato alcune proposte da discutere con le Confederazioni e le categorie dei lavoratori dipendenti, quali la creazione di un fondo di distretto, la promozione di fondazioni partecipate per la gestione di alcuni servizi, la realizzazione di uno sportello “over 65” nelle aziende ospedaliere, l’istituzione di un osservatorio da parte della Amministrazione provinciale per la condizione degli anziani.

Ha concluso il convegno il Segretario Nazionale Antonio Uda ribadendo l’impegno delle tre Organizzazioni dei pensionati per la contrattazione a livello nazionale sulla tutela del potere di acquisto delle pensioni e la istituzione di un fondo nazionale per i non autosufficienti. Su questi temi Uda ha ricordato l’impegno confederale poiché “l’iniziativa dei pensionati non è laterale ma interna a quella più generale del Sindacato contro il caro vita, valorizzando nel paniere le spese relative alle 3 A (Assistenza, Alimentazione, Abitazione) e il riallineamento  delle pensioni, l’istituzione in prospettiva di un minimo vitale e soprattutto  quella della non auto sufficienza. Ma il problema – ha sottolineato Uda – è la manifesta ostilità del Governo che non dialoga nè con le Confederazioni nè con i sindacati dei pensionati.”

Consulta l’elenco dei Comuni che hanno firmato l’accordo.