Sull’accordo raggiunto per il Contratto Nazionale degli autoferrotranvieri e sulla situazione determinatasi a Brescia, riportiamo una dichiarazione del Segretario generale della Fit Cisl bresciana Claudio Lonati.
“La consapevolezza che il contratto firmato sabato per gli autoferrotranvieri non abbia soddisfatto molti di loro è un dato di fatto. È doveroso però essere chiari analizzando quali erano i reali valori economici della vertenza. La proposta che il sindacato ha presentato a tutte le controparti dal Governo alle associazioni imprenditoriali era di 106,39 Euro e 1200 Euro a compensazione dei due anni di mancato rinnovo contrattuale; l’offerta delle aziende era di 41,30 Euro al mese e 500 Euro di una tantum. La trattativa con i sindacati confederali si è chiusa a 81 Euro e 970 Euro di una tantum. L’accordo siglato ha però un valore che va oltre le cifre: tiene insieme tutti gli autoferrotranvieri d’Italia e ribadisce che il sindacato confederale oggi esiste ed ha un ruolo fondamentale nel quadro politico nazionale.
A Brescia come in tutte le città italiane il sindacato è impegnato a recuperare a livello locale un differenziale economico che non sconfessa l’accordo raggiunto a Roma ma lo valorizza, perché sul territorio le risorse ci sono e vanno ridistribuite ai lavoratori.
La nostra vera controparte sono coloro che oggi tentano in tutti i modi di sconfiggere il sindacato anche attraverso la vertenza degli autoferrotranvieri. Sono gli stessi che per due anni hanno esasperato la trattativa e oggi ne strumentalizzano l’esito.
Il ritorno a regole certe anche per la protesta ci aiuta a sconfiggere questo disegno e ad avere i cittadini dalla nostra parte, in vista di una trattativa aziendale e regionale che ci impegnerà duramente nelle prossime settimane”.