Partecipazione e contrattazione
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Partecipazione e contrattazione

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Pubblicato il 18 Febbraio 2003

La Cisl bresciana, riunita ieri nella sua massima espressione decisionale, vale a dire il Consiglio generale dell’Organizzazione, ha preso in esame la situazione sindacale con particolare riferimento alla realtà lombarda e provinciale. Il tema dell’unità sindacale che con le sue scelte la Cgil ha gravemente compromesso a partire dal luglio dello scorso anno, è stato inevitabilmente oggetto di riflessione e dibattito. Il futuro non lascia intravedere nulla di positivo al riguardo. E la decisione della Cgil di proclamare da sola lo sciopero generale per l’industria il prossimo 21 febbraio aggrava ulteriormente lo stato dei rapporti tra le sigle sindacali. Il Consiglio generale della Cisl bresciana ha ribadito che le direttrici su cui lavorare sono quelle dell’autonomia, della partecipazione e della contrattazione; altri stanno giocando tutte le loro carte sull’antagonismo e sullo scontro sociale. Come dimostra la vertenza Marzotto dove la stragrande maggioranza dei lavoratori ha scelto di affidare alla Cisl una soluzione contrattata della crisi sconfessando in tal modo il massimalismo della Cgil, il progetto sindacale dell’Organizzazione di via Zadei trova sempre più consensi e adesioni. È necessario però che le Istituzioni facciano la loro parte, confrontandosi in modo sistematico con le parti sociali attraverso il “tavolo concertativo provinciale”, declinazione locale del Patto per lo sviluppo sottoscritto tra Regione, Sindacati e imprenditori, tavolo purtroppo soltanto insediato e mai passato ad una fase realmente operativa. I lavori del “parlamentino” della Cisl sono stati chiusi dal Segretario nazionale Cesare Regenzi il quale, ripercorrendo gli eventi politico sindacali degli ultimi mesi, ha sostenuto la coerenza della Cisl e la sua volontà di continuare ad essere e a fare sindacato senza confusioni di ruoli con la politica, per rivendicare con essa un confronto alla pari non viziato da scelte di campo che inevitabilmente porterebbero a costruire nella società meccanismi di bipolarismo di tipo politico. Il Consiglio generale della Cisl ha anche sottolineato, attraverso la relazione del Segretario generale Renato Zaltieri, la ferma condanna della guerra.

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