La Fisascat Cisl di Brescia, la categoria dei lavoratori del commercio e del turismo, esprime preoccupazione per la decisione del Governo di inserire dal 1° gennaio 2003 un ticket di 70 euro per tutti quei cittadini che usufruiscono delle cure termali nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
“Abbiamo inviato a tutti i parlamentari bresciani una lettera nella quale chiediamo loro di farsi carico della modifica di questa norma prevista nella legge Finanziaria 2003 – ha dichiarato Oscar Turati, Segretario generale della Fisascat Cisl di Brescia – Siamo preoccupati dei livelli occupazionali legati al settore termale della provincia di Brescia che direttamente da lavoro a 600 addetti, ma che con gli operatori dell’indotto arriva ad oltre un migliaio di unità.”
Una frenata del settore termale potrebbe inoltre avere conseguenze gravi nell’economia del turismo bresciano.
La lettera inviata ai parlamentari bresciani:
Dopo le prime indiscrezioni che davano per certa l’esclusione delle cure termali dal Servizio Sanitario Nazionale all’interno della legge Finanziaria 2003, il testo di presentazione della legge stessa introduce per tutti quei cittadini che usufruiscono delle cure termali un ticket di 70 euro.Con la presente siamo ad esprimere tutta la preoccupazione della scrivente Federazione per il rischio dei livelli occupazionali del settore Termale nella nostra provincia.
Gli addetti direttamente operanti nella nostra realtà provinciale sono all’incirca seicento e questo numero viene decisamente maggiorato se si tiene conto di quanti operano nell’indotto.
Come FISASCAT-CISL bresciana, siamo inoltre particolarmente preoccupati per le eventuali ricadute negative che ne potrebbe conseguire il nostro settore Turistico, il quale, in alcuni ambiti è strettamente legato al termalismo stesso.
Per tutti questi motivi ci affidiamo fiduciosi al Suo intervento affinché l’eventuale scelta in Finanziaria possa essere modificata.
Distintamente.