Nuove concessioni per l’idroelettrico. Flaei CISL: tutelare occupazione e standard elevati
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Nuove concessioni per l’idroelettrico. Flaei CISL: tutelare occupazione e standard elevati

La scadenza delle concessioni impone scelte rapide e lungimiranti

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Pubblicato il 16 Dicembre 2025

Le provincie di Bergamo e Brescia rappresentano uno dei principali poli nazionali per la produzione di energia idroelettrica, con un numero particolarmente elevato di concessioni. Si tratta di un patrimonio infrastrutturale e produttivo di enorme valore, un vero e proprio asset strategico per il territorio, che dà lavoro a circa 150 addetti.

Molte concessioni giungeranno a scadenza entro il 2029: un passaggio che impone scelte rapide e lungimiranti, in grado di delineare il futuro dell’idroelettrico in Lombardia e, più in generale, nel Paese.

“Nella fase di affidamento, sia in caso di rinnovo diretto all’attuale gestore che nell’ipotesi di un nuovo concessionario individuato tramite gara pubblica, sarà essenziale prevedere strumenti che garantiscano la continuità degli investimenti – sottolinea Flaei CISL, la federazione che rappresenta i lavoratori delle aziende elettriche – in particolare quelli destinati all’ammodernamento tecnologico e alla manutenzione straordinaria. Investimenti adeguati significano maggiore efficienza produttiva, incremento di energia pulita e, soprattutto, un più elevato livello di sicurezza idraulica per il territorio”.

Per Flaei CISL c’è la necessità di “tutelare l’occupazione e di mantenere elevati standard tecnici nella gestione di infrastrutture complesse quali dighe, derivazioni e centrali idroelettriche, con personale idoneo a presidiare gli impianti, assicurando continuità operativa, rapidità di intervento in caso di piene e una costante sorveglianza delle opere idrauliche. Per questo motivo la nuova concessione dovrà includere clausole sociali a tutela dei lavoratori, garantendo la permanenza degli addetti e la valorizzazione delle competenze maturate nel tempo”.