“Desertificazione bancaria, il valore delle banche di prossimità”, è il titolo del convegno che First Cisl Brescia, la categoria che associa e rappresenta i lavoratori del mondo del credito e delle assicurazioni, ha organizzato nella mattinata di lunedì 23 ottobre.
Negli ultimi 5 anni in Italia gli sportelli bancari sono scesi da 27.374 a 20.986 con una riduzione percentuale del 23,33%. Nello stesso periodo la provincia di Brescia ha visto la chiusura di 152 sportelli bancari, da 815 a 663 pari al 18,65%. Un dato migliore rispetto a quello nazionale che riflette comunque il trend negativo che il sistema ha intrapreso ormai da tempo.
I relatori
Al convegno, moderato dal giornalista economico Roberto Ragazzi, porteranno il loro contributo: Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda della Banche di Credito Cooperativo, Hermes Bianchetti, vice direttore generale vicario di Banca Valsabbina; Emanuele Moraschini, presidente della Provincia di Brescia; Riccardo Colombani, segretario nazionale della First Cisl.
Bottanelli (First Cisl Brescia): “Un processo che crea disagi alle fasce più deboli della popolazione”
Ad introdurre i lavori sarà Gian Paolo Bottanelli, segretario generale First Cisl Brescia: “La riduzione degli sportelli bancari e dei servizi connessi – sottolinea il sindacalista – rappresenta un fattore negativo sia in termini di disagio causato alle fasce più deboli della popolazione, sia in termini di mobilità e tenuta dei livelli occupazionali. La centralità e la territorialità delle banche è fondamentale anche in tema di transizione digitale. Una dinamica che deve essere governata per non mettere a rischio l’inclusione sociale, infatti, non va dimenticato che le persone, soprattutto quelle anziane, utilizzano ancora poco i canali digitali”.