Fabbriche chiuse per ferie per molti giorni ma ben 3 infortuni mortali, due in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. È questa è la fotografia che ci consegna INAIL nel report sull’ottavo mese del 2023 con l’aggiornamento da gennaio e il confronto con con il 2022.
Nel suo intervento di ieri per la giornata nazionale delle morti sul lavoro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato che “morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, […] un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure. […] Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione”.
“Un impegno che caratterizza da sempre l’azione della Cisl – scrive in una nota lo Sportello Prevenzione e Sicurezza della Cisl bresciana – disponibile ad operare con chiunque voglia agire e non solo parlare”.
Nei primi otto mesi dell’anno INAIL ha registrato nel nostro territorio la morte di 23 lavoratori (24 nello stesso periodo del 2022).
Continua invece a contrarsi il numero complessivo delle denunce di infortunio e delle malattie professionali.