L’aumento dei tassi d’interesse non frena il ricorso degli italiani al credito al consumo. Lo documenta l’analisi condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl su dati di Bankitalia.
Se nel nel 2016 l’ammontare dei finanziamenti attraverso il credito al consumo era di poco inferiore a 107 miliardi di euro, nel 2023 siamo arrivati quasi a 154 miliardi: un aumento del 44% in soli sette anni.
In Lombardia l’aumento è stato del 149%. Alla data del 31 marzo i finanziamenti concessi ammontano nella nostra regione ad oltre 25 miliardi e mezzo di euro.
Credito facile e rischio sovraindebitamento
“La crescita molto significativa del credito al consumo è da valutare con molta attenzione – sottolinea il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani – Il più alto rapporto col reddito disponibile rispetto alla media europea induce ad ipotizzare che molte famiglie finanzino in questo modo la spesa corrente per mantenere il proprio stile di vita o per far fronte a situazioni di difficoltà. È probabile che la rapidità nella concessione dei finanziamenti finisca per prevalere su qualsiasi altra considerazione, anche sull’effettiva convenienza del finanziamento”.
“Le nuove formule di credito al consumo, anche quelle caratterizzate da poche rate e zero interessi invogliano le persone a consumare, ma rischiano di determinare situazioni di sovraindebitamento – aggiunge Colombani – Per questi motivi è opportuno che si rafforzino i presìdi di trasparenza, dando maggiore pubblicità a dati ed informazioni e che si facciano investimenti in strutturati processi educativi per aumentare la consapevolezza individuale e collettiva”.