In tutto il mondo si moltiplicano gli attacchi alla dignità e alla vita delle donne. Per questo Cgil Cisl Uil vogliono mettere il tema al centro delle manifestazioni dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna.
In Iran la mobilitazione, partita dal basso per reazione alla morte di Mahsa Amini, uccisa a causa delle violenze subite dalla “polizia morale” per un velo da cui sfuggiva un ciuffo di capelli, continua ininterrotta dallo scorso settembre.
In Afghanistan il regime dei talebani ha assunto tra i primi atti, l’esclusione delle donne dall’istruzione superiore e dalle professioni a contatto con il pubblico, condannandole ad una vita di arretramento e invisibilità.
In Birmania sono le donne che stanno guidando la lotta per la libertà e i diritti contro un regime militare violento e corrotto.
E anche in Ucraina, in un conflitto che dura da un anno nel cuore dell’Europa, le donne stanno subendo le conseguenze devastanti dell’aggressione militare russa.
Nella consapevolezza che le conquiste delle donne non sono mai garantite per sempre, Cgil Cisl Uil invitano a vivere l’8 marzo di quest’anno manifestando per affermare la loro dignità e i loro diritti.