La comunità ucraina di Brescia – alla quale si sono aggiunti molti cittadini ed anche la Cisl bresciana rappresentata dal segretario generale – ha sfilato ieri sera per le vie del centro cittadino ad un anno dall’invasione russa in Ucraina e dall’inizio della guerra. Sopra un pezzo di cartone una signora aveva incollato una fotografia con la scritta “365 giorni di coraggio”, forse la sintesi più efficace di questo anno.
Canti tradizionali, preghiere nel ricordo di chi ha perso la vita per la difesa della patria e un grande grazie ai bresciani che hanno accolto con straordinaria generosità e disponibilità quasi 8.000 profughi ucraini, donne e bambini.
Vogliamo la pace – è stato detto nel corso di un momento particolarmente toccante della manifestazione in cui è stata steso un insieme di stoffe con il disegno dei confini dell’Ucraina – ma una pace giusta che in cui sia l’aggressore a deporre le armi per primo.
Il servizio fotografico è dell’Agenzia BresciaFoto