Si è svolta questa mattina nel Palazzo di Giustizia di Brescia (dopo due anni di nuovo in presenza) la cerimonia di apertura dell’Anno giudiziario 2023, con la relazione del presidente della Corte d’appello di Brescia, Claudio Castelli.
Oltre alla cronica carenza di personale che riguarda tutte le figure che concorrono alla funzionalità del sistema giustizia – giudici, dirigenti, funzionari, operatori, tecnici – il presidente ha evidenziato i segnali di un crescente disagio sociale, “nonostante viviamo in una delle aree del Paese più ricche e produttive de Paese”, con un relativo aumento di una serie di reati tipici della marginalità sociale”.
Segnali di preoccupazione vengono anche dal mondo minorile, “dove – ha detto il magistrato – si riversano difficoltà sociali, fragilità sanitarie, dipendenze, scarsa integrazione”. La gravità dei comportamenti è confermata dalle 88 richieste di misure cautelari nel 2022 (erano state 53 l’anno prece,dente), dall’aumento dei provvedimenti che hanno adottato la misura carceraria (34 rispetto 19), dal collocamento in comunità (30 contro cinque).
Grave la situazione carceraria, purtroppo derubricata dall’agenda dalla politica, dove persiste un preoccupante sovraffollamento, in strutture talvolta fatiscenti.
“Dobbiamo avere il coraggio di rimettere in discussione il nostro agire quotidiano – ha concluso il presidente – e puntare sull’innovazione per riaffermare con più forza quei valori di indipendenza e tutela dei diritti che rendano un giurista degno di questo nome”.
Il documento della CISL Funzione Pubblica
Agli atti dell’apertura dell’Anno giudiziario anche un documento della Cisl Funzione Pubblica (QUI il testo integrale), firmato dal segretario generale aggiunto Marcello Marroccoli: “A nostro avviso il primo obiettivo da perseguire è porre rimedio alle gravi carenze di personale e in particolare quelle del territorio bresciano. La Cisl ha chiesto di aprire da subito con il nuovo Ministro un confronto rapido per affrontare anche le altre importanti vertenze proprie dell’organizzazione giudiziaria: stabilizzazione dei precari; recupero del colpevole ritardo della digitalizzazione dei processi degli uffici Notificazione Esecuzione Protesti; rispetto della mansione dei lavoratori informatici; superamento dei deficit organizzativi in cui si trovano i lavoratori tecnici; copertura degli organici dei dirigenti”.