È stato sottoscritto oggi tra Enel, Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec un accordo che migliora significativamente i trattamenti riservati ai genitori, andando ben oltre le tutele previste dalla legge.
Dal primo gennaio 2023 i giorni di congedo obbligatorio per i padri sono incrementati di dieci rispetto alla legge, diventando quindi di venti giorni complessivi (e trenta in caso di parto gemellare). Potranno fruire dei maggiori permessi anche i padri di bambini nati nel 2022 purché lo facciano entro i cinque mesi dalla nascita.
Vengono aumentate significativamente le percentuali di retribuzione riconosciuta alle lavoratrici e ai lavoratori nei periodi di congedo parentale: nel primo mese di congedo la madre (o il padre) percepiranno il 90% della retribuzione. Lo stesso genitore nei successivi due mesi di congedo e l’altro genitore nei propri tre mesi di congedo percepiranno il 60% di retribuzione. Infine, gli ulteriori tre mesi di congedo che possono fruire alternativamente il padre o la madre saranno retribuiti al 45%. Questi permessi potranno essere fruiti fino al dodicesimo anno di vita del bambino.
I congedi non retribuiti per malattia del figlio dai tre ai 12 anni sono portati a 10 giorni incrementando sia il limite di legge che quello contrattuale.