Sui problemi dell’invecchiamento la società è cieca e distratta
TORNA INDIETRO

Sui problemi dell’invecchiamento la società è cieca e distratta

Dal convegno promosso dalla Fnp Cisl bresciana l'appello per una nuova progettualità sui bisogni degli anziani

2 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 16 Dicembre 2022

A caratterizzare l’appuntamento del “Premio Panzera“, come sempre la Fnp Cisl ha voluto proporre un momento di approfondimento su una delle questioni attorno alle quali la categoria sta lavorando da tempo: l’assistenza residenziale per gli anziani.

 

Mantelli: “E’ tempo di un profondo ripensamento, culturale prima ancora che organizzativo”

 

“Un tema centrale dell’azione sindacale della nostra organizzazione – ha sottolineato nell’introduzione Giovanna Mantelli, segretario generale della Fnp bresciana – perché il numero di anziani cresce costantemente senza che di pari passo crescano i servizi loro dedicati, compresi quelli davvero fondamentali delle Residenze Sanitarie Assistenziali. Serve da subito una programmazione dell’assistenza organizzata nelle case di riposo, che vorremmo avvenisse su basi nuove rispetto al passato, riempiendo di umanità cure, assistenza e accompagnamento a un fine vita dignitoso per gli anziani. E’ tempo di un profondo ripensamento, culturale prima ancora che organizzativo”.

Sono numerose le problematiche che investono oggi le RSA: sostenibilità dei bilanci, rette, compartecipazione delle famiglie, migrazione del personale dalla realtà assistenziale a quella sanitaria.

 

Cremaschini: “Occorre lavorare in modo sinergico”

 

Quest’ultimo aspetto è stato lo spunto per l’intervento di Angela Cremaschini, segretario generale della Cisl FP Lombardia. Parlando delle molteplici professionalità necessarie alla vita di una RSA, la sindacalista ha messo in luce la necessità di superare, a parità di prestazioni, le disparità di trattamento che caratterizzano oggi il mondo delle case di riposo, osservando inoltre che la sfida rappresentata dall’ingresso delle multinazionali nel “mercato dell’assistenza” non può essere sottovalutata, perché viene giocata anche sull’acquisizione di personale qualificato e con esperienza sottratto, per così dire, alla rete di competenze che si sono costruite nelle RSA.
“Il benessere organizzativo di una struttura è direttamente proporzionale alla qualità della vita per coloro che abitano stabilmente le RSA – ha aggiunto Cremaschini – per questo occorre lavorare in modo sinergico per dare soluzione ai problemi aperti e assicurare tranquillità alle famiglie che non ce la fanno più a gestire direttamente le necessità dei loro cari più anziani”.

 

Donati: “Il nostro Paese sull’invecchiamento è cieco e distratto”

 

“Ci sono le condizioni per fare un percorso comune”, le ha fatto eco Elisabetta Donati, presidente della Fondazione Casa d’Industria, rimarcando l’urgenza di una riflessione e di un approccio lungimiranti sui temi dell’assistenza per gli anziani. “Occorre pensare all’invecchiamento come progetto di vita – ha aggiunto – superando la lettura afflitta che domina oggi. Il nostro Paese sull’invecchiamento è cieco e distratto. Certamente occorre saper leggere le fragilità, che ci sono e sono numerose, ma non basta ragionare di questo tempo della vita in termini socio-sanitari. Ragioniamo piuttosto sul senso e sul significato della cura, sul dinamismo che caratterizza la società attorno alle RSA e ciò che vediamo nell’organizzazione dentro le RSA”.
Per Elisabetta Donati l’imperativo è unire competenze e passione perché si possa aprire un tempo nuovo nella programmazione delle azioni per gli anziani nelle strutture sanitare assistenziali: “Abbiamo idee, esperienze e competenze per la progettualità di cui ha bisogno questo tema così delicato e così rilevante”.

 

Domaneschi: “Condividiamo un progetto di riorganizzazione del sistema”

 

Osvaldo Domaneschi, segretario regionale dei Pensionati Cisl, ha fatto proprio l’auspicio della presidente della Fondazione Casa d’Industria, impegnando la Fnp Lombardia a promuovere, insieme alle Cisl e alle categorie a livello provinciale, d’intesa con le RSA che vorranno condividere il percorso, un progetto in grado di dare concretezza ad una riorganizzazione del sistema di accoglienza dei bisogni di un invecchiamento attivo, ancora tempo di opportunità.