“Di fronte alla strage nei luoghi di lavoro non basta solo indignarsi o esprimere il doveroso cordoglio alle tante famiglie la cui vita viene in maniera irreparabile distrutta da queste tragedie. E’ uno scenario indegno per un paese che si dice fondato sul lavoro”.
Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, alla manifestazione unitaria sulla sicurezza di questa mattina a Roma, a conclusione della settimana di mobilitazione con assemblee, presidi e iniziative territoriali e nei luoghi di lavoro per sollecitare un piano nazionale sul tema e fermare le stragi sul lavoro.
Nutrita la delegazione della Cisl bresciana, con il segretario generale Alberto Pluda, dirigenti di categoria, operatori, delegati e iscritti.
“Vogliamo lanciare un segnale forte alle istituzioni, alla politica, alle imprese: – ha affermato ancora il leader nazionale della Cisl- l’Italia è l’unica nazione europea che non ha ancora elaborato un piano nazionale sul tema e il nuovo governo è chiamato a dare una svolta indicando da subito linee e risorse che si vogliono impegnare. Il Paese deve ripartire dal protagonismo del lavoro, dalla sua dignità e dalla partecipazione delle persone che lavorano, non dal loro sangue. Il nuovo governo apra subito il cantiere-sicurezza e lo faccia insieme al sindacato”.