Sono aperte le iscrizioni alla quarta edizione del corso d’italiano riservato alle donne straniere che vivono a Brescia. Dopo due anni di stop a causa della pandemia, torna l’iniziativa promossa da ANOLF, associazione che si adopera per dare assistenza e promuovere l’integrazione degli immigrati, con il sostegno e la collaborazione della Cisl provinciale, Anteas, IAL Lombardia, Cisl Scuola e Centro Migranti.
Un’esperienza nata da un appello della scuola
“Mi piace sempre ricordare come è nata questa nostra esperienza – afferma Giovanni Punzi, presidente di ANOLF Brescia – facendo nostro il problema sollevato dalle maestre di una delle scuole primarie della città dove è più alta la presenza di alunni stranieri, che attraverso un quotidiano locale raccontavano delle difficoltà a comunicare con le mamme dei bambini. Abbiamo così cercato di fare una proposta mirata per loro. In genere, infatti, i tanti corsi di italiano per stranieri che vengono meritoriamente organizzati nel nostro territorio sono programmati dopo cena, frequentati unicamente dagli uomini che possono uscire di casa più facilmente delle donne nelle ore serali”.
Quando. Dove. Come
Il corso dell’ANOLF si svolgerà il lunedì e giovedì mattina, dalle 8,45 alle 11,45 nella sede di Brescia di IAL Lombardia, in via Castellini, 7.
Per iscriversi basta telefonare allo 030 3844710
Oltre alla teoria sono previste esercitazioni pratiche (come fare la spesa in un supermercato interagendo con gli addetti alle vendite) , lavori di gruppo, una visita storico-artistica della città e l’incontro con gli amministratori locali. La conclusione del corso avverrà nella sede provinciale della Cisl con un pranzo composto da pietanze di ogni parte del mondo, com’era tradizione prima dell’interruzione imposta dal Covid-19.
Donne immigrate, mediatrici tra tradizione e modernità
“Qualche anno fa – sottolinea Giovanni Punzi – una rivista specializzata pubblicò un saggio intitolato ‘Immigrazione femminile a Brescia, tra segregazione e affrancamento’, in cui gli autori spiegavano che sono le donne ad essere mediatrici fra tradizione e modernità, tra un mondo lasciato alle spalle e una nuova realtà che implica cambiamenti e trasformazioni. A cominciare dalla quotidianità più minuta. Negli spazi della vita quotidiana, nei negozi, nelle scuole dei figli, le donne entrano infatti in contatto con le realtà locali in modi certamente più consistenti rispetto agli uomini’, chiamate ad interagire positivamente con gli stimoli provenienti dalla società che le ospita”.
Il bilancio delle tre precedenti edizioni è più che positivo: la formazione è davvero il primo gradino di un percorso di reale integrazione sociale, culturale e lavorativa”.
QUI la locandina del corso