Ddl Appalti, in Lombardia 350mila posti di lavoro a rischio
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Ddl Appalti, in Lombardia 350mila posti di lavoro a rischio

Venga ripristinato l’esclusivo obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara. Lunedì presidio in Prefettura

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Pubblicato il 9 Aprile 2022

350mila lavoratori e lavoratrici lombardi degli appalti di pulizia, della ristorazione collettiva e della vigilanza  (un milione in tutta Italia!) rischiano di perdere il posto di lavoro se il “Disegno di legge  Appalti”, già approvato in Senato, dovesse passare anche alla Camera.

“Il testo del Ddl – scrivono Fisascat Cisl, Filcams e Uiltucs – pur contenendo anche norme positive da noi da tempo richieste, elimina l’obbligo di inserire nei bandi di gara degli appalti ad alta intensità di manodopera una clausola sociale che promuova la stabilità e continuità occupazionale del personale impiegato, prevista dall’attuale art.50 Codice dei Contratti Pubblici, prevedendone la sola facoltà”.

L’applicazione di questa modifica avrebbe ricadute pesantissime per  lavoratrici e lavoratori  occupati in comparti spesso essenziali: ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici e di conseguenza anche per la collettività.

“Se venisse meno l’obbligo della clausola sociale – chiariscono ulteriormente le organizzazioni sindacali – ad ogni cambio appalto questi lavoratori, per la maggioranza donne con contratti part time involontari e di poche ore settimanali, non avranno più la garanzia di mantenere il loro posto di lavoro e il loro reddito, ma rischiano concretamente di essere lasciate a casa. Non è ammissibile che in nome della semplificazione si depotenzino regole e si liberalizzi il “comparto appalti” a danno delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo chiediamo all’assemblea dei deputati il ripristino dell’obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, con piena conferma di quanto previsto dall’attuale art. 50 del Codice dei Contratti Pubblici”.

A sostegno della rivendicazione, lunedì 11 aprile, davanti a tutte le sedi di Prefettura della Lombardia sono programmate delle iniziative di presidio: a Brescia avrà luogo a partire dalle ore 10 in Piazza Paolo VI, nei pressi dell’ingresso al cortile di palazzo Broletto.