Teleriscaldamento, aumenti tariffari ingiustificati
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Teleriscaldamento, aumenti tariffari ingiustificati

Sindacati inquilini e Associazioni dei consumatori chiedono l'intervento dell'Amministrazione comunale

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Pubblicato il 20 Gennaio 2022

Il sistema di teleriscaldamento della città di Brescia – gestito da A2A, la multi-utility nata dalla fusione delle aziende municipalizzate di Brescia e di Milano – rappresenta un polo energetico all’avanguardia nel panorama internazionale. Brescia riscalda oggi il 70% dei suoi ambienti abitativi e lavorativi tramite il calore prodotto e distribuito da un’unica grande centrale che dalla combustione dei rifiuti genera il calore da distribuire alla città.

“Un sistema affidabile ed efficiente per riscaldare le case che rispetta l’ambiente e utilizza risorse disponibili sul territorio”, si legge nel sito istituzionale di A2A. Ma se è così, come mai l’azienda aumenta le tariffe in base all’incremento dei prezzi del costo del gas ricavando profitti discutibili?

Una domanda che Sindacati Inquilini e Associazioni dei consumatori di Cgil Cisl Uil a livello provinciale rivolgono sia all’azienda che all’Amministrazione comunale che al pari di quella di Milano detiene il 25% del pacchetto azionario di A2A.

Il problema è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina, alla quale hanno preso parte per il Sicet Cisl Emanuele Gilberti (“I rincari aggravano situazioni economiche di tante famiglie che già hanno problemi a sostenere i costi di locazione”) e per Adiconsum il presidente Giovanni Punzi (“Occorre chiarezza nella fatturazione: dalle bollette del gas di A2A è sparito il costo medio unitario e questo impedisce la verifica della correttezza degli importi”).

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