Il bresciano Daniele Cavalleri segretario generale aggiunto di FAI Lombardia
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Il bresciano Daniele Cavalleri segretario generale aggiunto di FAI Lombardia

A Corte Franca il Congresso regionale della Federazione dei lavoratori agroalimentari e ambientali

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Pubblicato il 21 Dicembre 2021

Dal Congresso regionale della Fai Cisl Lombardia – riunito questo mattina a Corte Franca – arriva una conferma per il bresciano Daniele Cavalleri nell’incarico di segretario generale aggiunto della federazione dei lavoratori agroalimentari e ambientali che in regione conta quasi 18 mila iscritti.

L’assemblea, dal titolo “Vivere e lavorare insieme: partecipazione e sviluppo sostenibile”, ha confermato Massimiliano Albanese segretario generale; a lui e a Cavalleri si aggiunge in Segreteria Kaur Manpreet che pure ha lavorato negli anni scorsi alla Fai Cisl bresciana.

Il sistema agroalimentare lombardo è il più importante a livello italiano e tra i più rilevanti in Europa. La produzione agricola, le attività connesse e quelle di trasformazione alimentare coinvolgono 56 mila strutture produttive e 200 mila lavoratori, di cui 143 mila stabilmente occupati. L’industria alimentare e delle bevande in regione conta più di 6 mila imprese con un valore di 14,2 miliardi di euro, il 15% del totale nazionale; mentre il valore della produzione agricola regionale è di quasi 8 miliardi, su 57 a livello nazionale.

In apertura dei lavori è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, che ha riconosciuto l’importanza del confronto con le parti sociali, mentre Alberto Pluda ha portato ai congressisti il saluto della Cisl bresciana e la sottolineatura dell’importanza nel nostro territorio del settore agroalimentare e dell’efficacia della rappresentanza che la Fai garantisce ai lavoratori delle diverse filiere del mondo agricolo e della trasformazione alimentare.

I lavori si sono conclusi con l’intervento del segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota: “La formazione – ha detto – deve essere anche oggi una sfida centrale per consentire che nessuno resti indietro e che si faccia prevenzione affinché si lavori in sicurezza: è una vergogna nazionale il numero di incidenti e morti sul lavoro, che colpiscono in particolar modo anche l’agricoltura, ma non basta indignarsi, bisogna comprendere che la sicurezza non è un costo ma un investimento”.