Si è riunito ieri il Consiglio generale della Fisascat Cisl bresciana, convocato dalla Segreteria per dare formale avvio al percorso che culminerà il 29 novembre con il terzo congresso provinciale della categoria. Dopo il voto sulla data e sul luogo (sarà il centro congressi del Pio IX, ad Erbusco, in Franciaciorta) i componenti del Consiglio generale hanno votato i regolamenti congressuali che regoleranno lo svolgimento dell’assise.
Al termine di questi preliminari e importanti adempimenti, la riunione è stata allargata ai delegati della Fisascat nei luoghi di lavoro per l’analisi sulla situazione sindacale della categoria sviluppata dal segretario generale, Paolo Tempini.
Le criticità messe in luce dalla pandemia
Il sindacalista ha ripercorso il difficile tragitto iniziato a marzo 2020, “un cammino ad ostacoli – ha affermato Paolo Tempini, segretario generale della Fisascat bresciana – che ha visto la nostra organizzazione attivarsi fin da subito per la tutela dei tanti lavoratori dei nostri comparti sempre in prima linea anche nei momenti più drammatici della pandemia: da quelli che hanno garantito la costante sanificazione degli ambienti pubblici – ospedali e strutture sociosanitarie comprese – a quelli dei servizi di vigilanza e sorveglianza, quelli impegnati nell’assistenza alla persona, quelli della grande distribuzione e della ristorazione“.
Sono stati mesi difficili che anche per le agibilità sindacali e l’organizzazione del lavoro. “La pandemia – ha aggiunto il sindacalista – ha anche messo in luce le criticità già esistenti nelle esternalizzazioni e negli appalti, nonché quelle legate allo sviluppo dell’e-commerce. A tal proposito, la risposta principale può essere trovata nel rinnovo dei contratti nazionali, da sempre difesa del potere d’acquisto e rafforzamento dei diritti dei lavoratori: il pur indispensabile ricorso agli ammortizzatori sociali non deve distogliere le aziende dal rinnovo dei contratti nazionali, rispetto ai quali abbiamo per tempo presentato le piattaforme di discussione”.
Fisascat, sindacato di concretezza
“In questi lunghi mesi – ha continuato Tempini – è emerso con più forza il ruolo della Fisascat come sindacato di concretezza e luogo di risposte competenti, ruolo tanto più importante nella situazione di smarrimento e di paura che attraversa larghi strati sociali, anche per l’enorme quantità di informazioni non verificate che circolano sempre più velocemente. Un sindacato, il nostro, che conferma e rafforza un importante ruolo sociale e diventa riferimento sicuro in un affollato panorama di soggetti chi propongono invece soluzioni usa e getta”.
Il segretario generale della Fisascat provinciale si è soffermato anche sulle situazioni problematiche che la categoria sta affrontando sul territorio, due su tutte: “C’è la crisi del gruppo L’Alco, oggi in procedura concorsuale e con 700 addetti in cassa integrazione, dove Fisascat, con i suoi delegati, è motorie trainante del confronto con le istituzioni verso sviluppi che lasciano ben sperare per il futuro; e poi c’è la questione dell’abbandono del gruppo SMA-Auchan e della cessione della maggior parte dei punti vendita al consorzio Conad e ad altre società, operazione che ci impone di costruire una molteplicità di relazioni sindacali con interlocutori diversi e non abituati alla presenza del sindacato“.
Sulla relazione di Tempini si è aperto il dibattito con tanti aspetti di condivisione e spunti di ulteriore riflessione.
Il saluto e il contributo della Segreteria Cisl
Al gruppo dirigente della Fisascat provinciale ha portato un saluto il segretario generala di Cisl Brescia, Alberto Pluda, mentre la collega di Segreteria Maria Rosa Loda ha invece aggiornato in merito ai contenuti della riforma sanitaria regionale sottolineando il grande lavoro che attende tutti nella Cisl per verificare che ai molti titoli in cui si articola la riforma seguano contenuti coerenti e valorizzanti il ruolo e il contributo dei lavoratori.
Nuovi delegati, impegno che si rafforza
Chiudendo infine la riunione, il segretario generale della Fisascat bresciana ha espresso un caloroso benvenuto in categoria ai delegati di recente nomina, e ha ringraziato tutte le delegate e delegati che quotidianamente nei luoghi di lavoro lottano e si impegnano per costruire condizioni di lavoro più eque e solidali.