Attraverso le pagine del Giornale di Brescia, Celso Marsili, segretario generale di Slp Cisl, il sindacato dei lavoratori postali, lancia l’allarme sulla mancanza a Poste Italiane di un organico piano occupazionale.
Le nuove assunzioni di Poste Italiane – 23 ragazzi come portalettere e porta pacchi dell’e-commerce – è un passo positivo. A Brescia però dopo queste assunzioni rimarranno ancora 65 zone di recapito vacanti (senza portalettere titolare) sulle 544 totali, di cui dieci in città, sette nel centro di Montichiari e in quello di Orzinuovi, e cinque a Rovato. Carenze di personale. Al gap del settore recapito si aggiunge la mancanza «forse ancora più grave» di un centinaio di impiegati, tra sportellisti, direttori e consulenti.
«Stiamo lavorando perché temiamo di trovarci presto di fronte a una situazione molto difficile – racconta Marsili – per le condizioni in cui potrebbero trovarsi i portalettere e gli impiegati sportellisti, ma anche per la capacità di funzionamento del servizio postale nel Bresciano nel suo insieme. Con l’arrivo di giugno e delle ferie estive infatti le zone prive dell’addetto alla distribuzione aumenteranno sensibilmente, e per ben tre mesi consecutivi, dal 15 giugno al 15 settembre, visto che per ognuno di quei tre mesi si assenterà circa un terzo degli operatori, lasciando scoperte 160 zone, a cui vanno comunque aggiunte le 65 sguarnite perennemente. È vero che saranno assunti alcuni ragazzi con contratto a tempo determinato, ma non sono certo sufficienti a coprire il grosso buco che si aprirà con le ferie, anche perché essendo senza esperienza non si potrà pensare di gravarli troppo di responsabilità».