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La manifestazione del Primo Maggio in Piazza della Loggia ripropone l'urgenza del lavoro come motore della ripartenza del Paese

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Pubblicato il 1 Maggio 2021

Pur con numeri contingentati, distanziamento e rigorosa osservanza delle norme anti contagio, Piazza Loggia a Brescia è tornata questa mattina ad essere teatro della manifestazione sindacale del Primo Maggio.

A coordinare gli interventi è stata Maria Rosa Loda, della Segreteria provinciale della Cisl, che ha ricordato in apertura la tragedia sul lavoro che nei giorni scorsi è costata la vita ad un operaio edile bresciano: “La sicurezza – ha detto la sindacalista – è un tema centrale anche in questo Primo Maggio. Senza sicurezza non esiste dignità del lavoro e rispetto delle persone“.

I segretari provinciali di Cgil Cisl Uil – Francesco Bertoli, Alberto Pluda e Mario Bailo – hanno poi deposto dei fiori davanti alla stele che ricorda le vittime dell’attentato terroristico dei neofascisti contro una manifestazione sindacale avvenuto in Piazza Loggia il 28 maggio del 1974.

 

La voce dei lavoratori della sanità, del commercio e dello spettacolo

Al microfono si sono poi alternati Paola Canizzaro del sindacato dei lavoratori dello spettacolo Slc Cgil che ha parlato della situazione di estrema difficoltà in cui si trovano i lavoratori del settore, Giancarlo Cercati del sindacato dei lavoratori del commercio  Fisascat Cisl che ha ricordato l’impegno dei lavoratori del comparto che anche nei momenti più duri della pandemia hanno continuato ad assicurare i servizi essenziali (QUI una sintesi del suo intervento), e Giusi Terzi del sindacato dei lavoratori della sanità Fpl Uil che ha raccontato la complessa realtà di quanti operano in ambito ospedaliero, sanitario e socio assistenziale.

A chiudere la manifestazione è stato l’intervento del segretario generale Cgil Brescia che ha sottolineato la necessità di garanzie occupazionali per la fase di post emergenza che si va prefigurando.

 

La ripartenza è possibile

Con lo slogan ‘L’Italia si cura con il lavoro’ – ha concluso Maria Rosa Loda della Segreteria provinciale della Cisl – vogliamo affermare che la ripartenza, anche grazie all’ampliamento costante della campagna vaccinale, è possibile“, con uno sforzo coeso e generale per riportare al lavoro chi in questi mesi lo ha perso, puntando sulle politiche attive per la qualificazione e la riqualificazione richiesta dall’avanzare dell’innovazione tecnologica, produttiva e organizzativa.