Finalmente siamo zona rossa. Finalmente?
Sì. Lo abbiamo chiesto in tutti i modi quando il flusso dei pazienti ha ripreso a crescere in maniera esponenziale. Di solito le paratie per l’acqua alta si alzano prima dell’arrivo dell’alluvione. C’erano tutte le premesse per porre le barriere sanitarie, quando a Brescia in numero dei contagi stava aumentano e la medicina del territorio, lasciata con ancora meno mezzi di prima, reggeva a stento.
Avevamo chiesto aiuto, noi sanitari e le amministrazioni locali. Avevamo detto che l’acqua stava salendo, ma si è aspettato, tentennato, persi nei se e nei ma; i comportamenti irresponsabili, il mancato tracciamento, le scelte politiche basate sui proclami e non sulla oggettiva osservazione dei numeri ci hanno rimandato nella stessa, se non peggiore situazione, di marzo.
Cosa dobbiamo aspettare? Che l’acqua cali di livello, che il vaccino funzioni, che l’immunità di gregge ci aiuti, che qualcuno guardi giù dall’alto, che ci restino ancora energie.
Ma siamo finiti sotto un’altra volta, e i danni, di fronte a scelte coraggiose e oculate, potevano essere inferiori, sia quelli economici che quelli sociali.
Si poteva chiudere il recinto prima. Si doveva chiudere prima!
Angelo Cinelli
segretario generale Cisl Medici Brescia
Con la parola BLOG si definisce una sorta di diario online in cui l’autore pubblica pensieri, opinioni, riflessioni e considerazioni.
Angelo Cinelli è dirigente medico dell’Istituto Maugeri di Lumezzane. L’esperienza professionale, la conoscenza diretta dei problemi della sanità e il confronto con i colleghi sono all’origine di queste pagine.