Trovarsi dalla sera alla mattina con le scuole chiuse e la necessità di riorganizzare gli impegni di lavoro genitoriali sta mettendo in seria difficoltà le famiglie bresciane, soprattutto quelle che hanno figli più piccoli.
“Avevamo già sollecitato nei giorni scorsi il Governo, tramite i nostri livelli regionali e nazionali, a mettere nuovamente a disposizione delle famiglie il Congedo Covid – sottolinea Maria Rosa Loda, componente delle Segreteria provinciale della Cisl – inizialmente previsto dal Decreto Cura Italia ma scaduto con la fine dello scorso anno. E’ necessario che Palazzo Chigi agisca rapidamente con interventi concreti che vadano nella direzione indicata dalla direttiva europea sul Work life Balance”.
La proroga dei congedi Covid consentirebbe di aiutare le famiglie a risolvere almeno uno dei numerosi problemi in campo.
“Non bisogna dimenticare – conclude la sindacalista – che questa emergenza sanitaria oltre ad avere riflessi economici ed occupazionali per chi lavora, rischia di aumentare anche le diseguaglianze tra uomini e donne e se il Governo non interverrà anche sulla materia congedi, a pagarne le conseguenze saranno prevalentemente le madri lavoratrici”.
RICORDANDO CHE NON TUTTI I LAVORATORI
POSSONO UTILIZZARE IL CONGEDO
“Nel nostro territorio, già ampiamente compromesso da questa pandemia, per i lavoratori del comparto sanità, sociosanitario e in generali dei servizi essenziali, sono necessari degli interventi ad hoc“.
Lo scrivono in una nota le Segreterie della Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl per ricordare che ai lavoratori che loro rappresentano, in ragione della specificità dei servizi che garantiscono, nemmeno è concesso pensare al congedo parentale. “Ma anche loro sono genitori che si trovano improvvisamente senza tutele. Per questo chiediamo che celermente si individuino gli strumenti adatti per far fronte alle esigenze della famiglie di questi lavoratori”.